Francesco Tacente
Tacente annuncia la sua candidatura a sindaco di Taranto in vista delle elezioni comunali del 25 e 26 maggio. L’avvocato punta a un governo pragmatico e condiviso per il futuro della città.
Francesco Tacente, avvocato e presidente di CTP Taranto, ha ufficializzato ieri la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Taranto. Una decisione maturata dopo settimane di consultazioni e inviti ricevuti da più fronti civici e politici, in vista delle imminenti elezioni amministrative.
«Ho scelto di vivere a Taranto, con mia moglie e mia figlia – dichiara Tacente in una nota – perché credo profondamente in questa città e nel suo potenziale. Ma ora serve un impegno collettivo, serio e responsabile».
La candidatura di Tacente arriva in un contesto di grande fermento politico. Dopo la fine anticipata del secondo mandato del sindaco uscente Rinaldo Melucci, sfiduciato dal consiglio comunale a novembre, il centrosinistra si è trovato frammentato, con il Partito Democratico alla ricerca di una nuova sintesi e i movimenti civici in fermento. Tacente si presenta come figura di sintesi e discontinuità allo stesso tempo: critico verso la mancanza di collegialità dell'amministrazione Melucci, ma anche pronto a valorizzare quanto di buono è stato avviato, come i progetti di mobilità sostenibile e rigenerazione urbana.
Nel suo primo messaggio da candidato, Tacente non rinuncia a una visione idealista, ma si rivolge agli elettori con toni pragmatici e concreti: «È giunto il momento di agire per fermare l’inverno demografico di questa città e la fuga dei nostri giovani talenti». Tra i suoi punti di forza rivendica l’esperienza come amministratore di un’azienda pubblica e la vicinanza al mondo delle associazioni e dei cittadini attivi.
Nelle prossime ore sono attesi incontri ufficiali con le forze politiche e civiche che ne sostengono la candidatura, mentre si lavora alla definizione di un programma «moderno, concreto e coraggioso», come lo definisce lui stesso.
Con questa scelta, Francesco Tacente si inserisce ufficialmente nella corsa per Palazzo di Città, proponendosi come alternativa credibile e radicata in un panorama politico che, a meno di due mesi dal voto, si fa sempre più dinamico e incerto.
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