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Settimana Santa a Massafra, Giovedì Santo l’uscita del "Bordone"

Rito del Bordone Rito del Bordone © Vivi

Giovedì Santo, 28 marzo, è il giorno del "Rito del Bordone": il primo atto della Settimana Santa massafrese.

La Settimana Santa a Massafra prenderà il via nel pomeriggio del Giovedì Santo alle 20 con l'uscita dal duomo di Massafra e il pellegrinaggio del "Bordone" con le poste dei "pupiranni" (quali confratelli della Confraternita del Carmine) che partiranno in pellegrinaggio per raggiungere gli Altari della Reposizione, tradizionalmente chiamati "Sepolcri", allestiti nelle chiese della Tebaide d'Italia. 

Esso rappresenta la visita fatta a coppie dai confratelli agli Altari della Reposizione con bastone del pellegrino, cappuccio calato e corona di spine. Tale penitenza prende il nome dal "Bordone" ossia il bastone (alto circa 2 metri) che i confratelli sorreggono tra le mani durante il pellegrinaggio. E’ un termine di etimologia incerta, il cui significato originario indicava un bastone con manico ricurvo utilizzato dai pellegrini. 

Attendiamo quindi le 20 di giovedì 28 marzo quando si spalancherà il portone del duomo e dopo la cerimonia di benedizione dei confratelli si darà il via al Rito Penitenziale del Bordone. La processione sarà aperta dal confratello Troccolante che con il tipico suono a martello della troccola (comunemente denominata "tric-trac" nel dialetto locale) muoverà i primi passi.

Seguiranno le poste dei confratelli, che con l’abito tradizionale di rito che attraverseranno la Città. La processione del Bordone rientra nei “Riti della Settimana Santa 2024”, organizzati dalla Venerabile Confraternita di Maria Santissima del Monte Carmelo di Massafra e gode del patrocinio della Diocesi di Castellaneta e dell’Ufficio Diocesano per le Confraternite. Inoltre si avvale del patrocinio istituzionale del Comune di Massafra.

LA STORIA DEL RITO

Una tradizione antichissima che affonda le sue radici nella storia della confraternita (fondata nel 1575). Sulla processione del Bordone, numerosi storici hanno scritto su tale tradizione antichissima della confraternita del Carmine. Paolo Ladiana nel volume “Uomini, Fatti e Cose della vecchia Massafra”, ricorda che tale tradizione era già presente quando la confraternita era alloggiata nell’oratorio della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in Piazza Garibaldi (demolita nel 1929). Il Ladiana ricorda che nella Chiesa costruita dal Principe Feudatario Pappacoda la Confraternita del Carmine aveva un proprio altare sul quale esercitava il diritto di Patronato, e vi curava la celebrazione della messa della II domenica del mese, del turno delle quarantore e della festa della Titolare. Inoltre il Ladiana ricorda che i confratelli si radunavano soprattuto “in ogni feria sexsta di quaresima nelle ore serotine recitandosi dal Padre Prefetto la coronella delle cinque piaghe con canto dello Sabat Mater, facendosi l’Adorazione della Croce. Nel giovedì Santo dacchè si mette Gesù Cristo nel Sepolcro (la Confraternita) ha il diritto del Pellegrinaggio, andando per le visite delle Chiese a due a due i fratelli vestiti di sacco e con Bordoni in mano.

IL SALUTO DELLE POSTE

Molto caratteristico è il saluto con le poste dei confratelli già presenti in adorazione agli altari della Reposizione, con i quali, si daranno il cambio le varie poste successive. All’arrivo della nuova coppia dei confratelli in Chiesa, uno dei due avvicinandosi alla coppia inginocchiata in turno di adorazione, pronuncerà la frase “Sia lodato e ringraziato ogni momento” e di lì a poco il confratello inginocchiato risponderà “Il santissimo e divinissimo Sacramento” e la posta inginocchiata si abbasserà il cappuccio. Subito dopo le coppie posizionandosi una di fronte all’altra, incroceranno il Bordone tra le mani ed effettueranno il rito del saluto. Tale rito sarà ripetuto per tutte le chiese che si andranno a visitare.

L’ABITO DI RITO

I confratelli della Confraternita del Carmine indossano l’abito tradizionale di rito che si compone di: un camice bianco stretto in vita da una cordone di colore rosso pendenti sulla destra e sulla sinistra del camice; una mozzetta di velluto rossa abbottonata sul davanti e ricca di fregi ricamati in oro; un medaglione con l’immagine della statua della titolare; due scapolari recanti rispettivamente le scritte ricamate "Decor" e "Carmeli" in velluto rosso; un cappuccio bianco con due forellini all'altezza degli occhi; una corona di spine nera e guanti bianchi di cotone.

TESTIMONIANZE ARTISTICHE

Testimonianze della processione del bordone nella città di Massafra le troviamo nel portone della Chiesa del Carmine, dove l’artista Giuseppe Balestra nel 1983 incise in un Bassorilievo in metallo, il particolare delle poste che partecipavano al rito del Bordone. Anche l’artista Nicola Andreace in alcune delle sue opere ha immortalato tale antica consuetudine del pellegrinaggio del giovedì Santo.

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