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Opposizione contro Cristini: «il presidente del consiglio si dimetta»

Il municipio di Castellaneta Il municipio di Castellaneta

Opposizione all’attacco, nel mirino il presidente del consiglio comunale Maurizio Cristini.

I gruppi consiliari “Fratelli d’Italia”, “Buongiorno Castellaneta” e “Castellaneta Domani” hanno ufficialmente chiesto le sue dimissioni, rendendo note nuove indiscrezioni sull’organizzazione del torneo di beach soccer che quest’estate costò caro all’ex vicesindaco Antonio D’Ambrosio. Un evento estivo per il quale D’Ambrosio avrebbe collaborato con Antonio Vitale detto “Il pescatore”, privato che in passato, stando alla tesi dell’opposizione, il sindaco etichettò pubblicamente come «soggetto capace di influenzare negativamente la vita politica di Castellaneta in forza della sua asserita caratura criminale».

Per questo D’Ambrosio si dimise e a distanza di mesi, ecco un probabile nuovo colpo di scena: «A seguito di un’istanza d’accesso agli atti abbiamo appreso che anche il presidente Cristini contribuì fattivamente alla realizzazione di quell’evento» hanno dichiarato i tre gruppi consiliari.

«Il geometra Cristini, infatti, diversi giorni prima dell’inizio del torneo fu incaricato dai promotori a presentare la richiesta per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per il regolare svolgimento dello stesso. Soltanto il giorno prima del torneo, invece, ricordò di preparare, firmare e inoltrare in Provincia quella richiesta.

Quel “permesso lampo” non arrivò ma nel silenzio generale il torneo si svolse ugualmente». Le tre liste, inoltre, attendendo la nomina di un nuovo assessore ai Lavori pubblici, hanno tirato in ballo anche il sindaco Gianni Di Pippa: «Deve prendere una posizione chiara perché è al vertice di un’amministrazione che proclama in ogni occasione l’ovvio rispetto della legalità.

La legge è stata platealmente violata: il sindaco non sapeva nulla di tutto questo? D'Ambrosio e Cristini hanno agito davvero in piena autonomia senza coinvolgerlo? A noi sembra difficile crederci. Forse – hanno concluso – per loro è stato più semplice giocare di squadra per la prima volta e sacrificare soltanto “l’ingenuo” D’Ambrosio.

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