Il calcio a Massafra è a un punto di svolta drammatico: il direttore generale dell'Asd Soccer Massafra 1963, Pino Difino, parlando a nome anche del presidente Fernando Rubino, ha annunciato ufficialmente il disimpegno della società dal campionato al termine della stagione in corso. L’annuncio, arrivato ieri sera tramite un video messaggio, ha scosso la comunità sportiva giallorossa.
La decisione è stata presa dopo che il Comune di Massafra ha ribadito, tramite una pec, l’impossibilità di aprire lo stadio Italia al pubblico per la partita contro il Barletta, definita dagli stessi dirigenti la "partita dell’anno". Il diniego si somma ad una lunga storia di problemi legati all’inagibilità della struttura, che da anni penalizza non solo la squadra, ma anche i suoi tifosi.
«Non possiamo più andare avanti in queste condizioni», ha dichiarato Difino, evidenziando come l’assenza di un impianto adeguato e il peso di gestire le problematiche quotidiane abbiano reso impossibile proseguire l’attività. Nonostante gli sforzi e i risultati sul campo, il Massafra Calcio si trova costretto a chiudere una pagina importante della sua storia.
Lo stadio Italia, croce e delizia delle società sportive massafresi, rimane al centro di polemiche per i continui ritardi nei lavori di adeguamento e per le difficoltà burocratiche che negli ultimi anni ne hanno limitato l’uso. «In otto anni non abbiamo mai avuto un vero "fattore campo", solo problemi e spese straordinarie», ha aggiunto Difino, che ha fatto appello alla nuova amministrazione affinché la situazione possa cambiare.
La società del presidente Fernando Rubino ha garantito che traghetterà la squadra fino alla fine del campionato, ma, salvo interventi concreti, il calcio a Massafra è destinato a fermarsi. Un duro colpo per una comunità che ora guarda al futuro con incertezza e preoccupazione.
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