Sarà l’Asd Teknical Sport Massafra a guidare un progetto innovativo di inclusione e reinserimento per circa cinquanta detenuti, uomini e donne, nella Casa Circondariale di Taranto: un percorso di 18 mesi tra sport, teatro, poesia e scrittura, presentato lo scorso 8 aprile. Obiettivo: favorire la rieducazione e il ritorno nella società attraverso attività che stimolano corpo e mente.
Il progetto, intitolato «Tutti i colori dello sport – Carceri», è finanziato da Sport e Salute nell’ambito del bando nazionale Sport di tutti – Carceri, promosso in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. A renderlo possibile, un’ampia rete di realtà del territorio e professionisti della formazione sportiva e culturale.
«Il progetto nasce dall’idea di generare e abbattere tutte le barriere, gli ostacoli – ha spiegato Francesca Pirillo, presidente della società Teknical Sport Massafra– e quindi generare inclusione. Abbiamo costruito una rete forte, con partner sportivi e culturali, tra cui mental coach, scrittori, cantautori. Porteremo non solo sport, ma anche teatro, poesia, scrittura, bellezza e possibilità».
Tra le attività previste: pallavolo, basket, attività motoria e momenti di crescita personale e creativa come i laboratori di poesia e scritta di Leo Tenneriello mentre quello teatrale a cura dell'Aps Scià Massafra. Con loro anche Persi Hitchkova, mental coach alla seconda esperienza nel carcere, convinta che «la vera forza venga da dentro. Il lavoro sull’autostima e la visione del futuro sono fondamentali per chi è in cerca di riscatto». Luigi Dicensi, responsabile tecnico della Teknical Sport Massafra ha dichiarato: «Noi ci crediamo nello sport. È la nostra vita. Vogliamo portare un sorriso anche a chi è costretto a vivere in luoghi difficili. Le regole dello sport sono quelle del rispetto: dell’altro, del compagno, dell’avversario. Questo vogliamo trasmettere»
Il direttore del carcere, Luciano Mellone, ha sottolineato come questo progetto rappresenti «una concreta occasione per educare al rispetto delle regole, dentro e fuori il campo». Non sono mancati accenni alle difficoltà strutturali dell’istituto, ma lo spirito è quello della resilienza: «Faremo il possibile per superarle, perché i benefici saranno evidenti per tutti».
Entusiasta il commento del comandante del carcere Bellisario Semeraro: «Lo sport non è solo svago, ma occasione per crescere come uomini liberi, consapevoli».
Un forte sostegno è arrivato anche dalla Federazione Italiana Pallacanestro – Comitato Regionale Puglia: «Lo sport aiuta a sentirsi parte di qualcosa, ad alleviare il peso della detenzione – ha dichiarato Francesco Damiani –. È nostro dovere partecipare».
Francesco Toscano, coordinatore regionale di Sport e Salute, ha parlato di un successo: «Otto progetti nelle carceri, e anche in quartieri a rischio, scuole, comunità. Tutto finanziato al 100% per favorire inclusione, anche nella disabilità».
Infine, il presidente della Pallavolo Massafra, Maurizio Latte, ha ricordato quanto sia importante portare anche nei luoghi più difficili «i valori dello sport, come il rispetto dell’altro, la collaborazione e la speranza».
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