
«Il Comune di Ginosa è tra i pochi in Italia ad aver avviato una procedura aperta e trasparente. Chi oggi contesta la nostra scelta dovrebbe spiegare perché altrove tutto tace».
Con queste parole, il sindaco Vito Parisi ha reso noto di aver risposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito alle criticità concorrenziali riscontrate nella procedura di assegnazione bandita per le concessioni balneari di Marina di Ginosa.
Il Comune, in sintesi, ha risposto punto per punto a tutte le osservazioni mosse qualche settimana fa dall’autorità garante, indicando le iniziative assunte per garantire il rispetto dei principi della concorrenzialità.
«Abbiamo anche chiesto ad Agcm di confrontarci apertamente – ha chiarito il sindaco Parisi – e procediamo sereni con le valutazioni di merito».
Il primo cittadino di Ginosa sul tema non ha dubbi: l’ente comunale avrebbe agito nel rispetto della legge senza favorire vecchi o nuovi concessionari e rispettando i principi della concorrenza.
Ma quali sono i punti chiave della difesa dell’amministrazione comunale ginosina? All’accusa di favorire i vecchi concessionari Parisi ha risposto senza girarci intorno: «Non si tratta di favoritismi, infatti anche chi non era già concessionario poteva partecipare. Si tratta invece di una misura volta a garantire un minimo di esperienza e capacità organizzativa, nell’interesse del servizio pubblico, a chi gestisce uno stabilimento balneare».
In merito alla durata decennale della concessione, invece, il sindaco ha risposto di ritenerla perfettamente in linea con la complessità gestionale degli stabilimenti balneari. «Dieci anni sono il tempo necessario per garantire un equilibrio tra sostenibilità economica per gli imprenditori e qualità dei servizi per i cittadini. L’esperienza, inoltre, riteniamo sia un valore aggiunto, ma non un requisito escludente: per questo il bando ha lasciato spazio anche a chi si affaccia per la prima volta alla gestione del demanio marittimo».
Chiarimenti importanti anche in tema di accessibilità e contenimento dei prezzi: «Abbiamo inserito – ha spiegato Parisi - criteri chiari per garantire l’accessibilità delle spiagge, ma i prezzi sono determinati dal libero mercato e dalla concorrenza tra le imprese».
E adesso, cosa accadrà? Il Comune di Ginosa ha formalmente invitato l’autorità garante a costituirsi nel giudizio in corso e il ricorso al Tar Lecce è stato rinviato al 19 marzo prossimo: «Abbiamo più tempo per concludere l’istruttoria, cominciata con la valutazione delle relative offerte e dei progetti. Abbiamo anche avviato la fase di verifica soggettiva e coinvolto la prefettura di Taranto per garantire il massimo controllo e trasparenza nel processo. Insomma – ha concluso il sindaco di Ginosa - abbiamo agito secondo le regole, per garantire equità e trasparenza. La nostra è stata una scelta fatta nell’interesse di tutti i cittadini».
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