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Cento Requiem nella cappella antica del cimitero

La confraternita del Santissimo Crocifisso La confraternita del Santissimo Crocifisso

La corona dei cento Requiem in suffragio dei defunti sarà recitata tutte le domeniche di novembre nella cappella antica del cimitero di Castellaneta e sarà animata dalla confraternita del Santissimo Crocifisso.

Dopo anni di chiusura, la cappella riapre le sue porte ai fedeli, i quali si riappropriano di uno spazio di preghiera a non pochi giovani sconosciuto.

La cappella a vano unico ha accolto i fedeli in questa prima domenica novembrina: dopo anni di silenzio tra i banchi, sono ritornati gesti e parole che hanno ridato senso e lustro ad uno spazio dimenticato.

Tra i banchi si sono riviste le corone dei rosari che ondulavano durante la recita e si sono riascoltate preghiere e le invocazioni alla Requiem eterna.  

Non si è pregato solo per i cari defunti e dunque per i cari che non ci sono più in questa dimensione: alla fine, i confratelli e le consorelle del Santissimo Crocifisso hanno invitato i fedeli ad allargare il loro sguardo e il loro cuore anche a coloro che giacciono dimenticati e a coloro che in questi giorni di guerra sono caduti.

Si è pregato, dunque, anche per la fine delle sofferenze che le guerre comportano. La recita dei cento Requiem è un rito antico, ma non è avulso dalla realtà, anzi è un angolo di meditazione comune che ci ricongiunge a coloro che sono invisibili ai nostri occhi.

Si invoca la misericordia di Dio sui trapassati che ci sono cari e parimenti anche verso coloro che ci sono sconosciuti. La piccola cappella con i suoi affreschi ancora visibili e la sua austera eleganza diventa durante la recita delle preghiere il punto di contatto tra “dimensioni altre”.

Ai piedi dell’altare giace una pietà in bronzo che è evocativa del senso del luogo, mentre la nicchia sopra l’altare è ancora vuota.

Gli effetti della lunga chiusura sono evidenti: i banchi erano quasi gremiti tanto che alcuni fedeli sono stati costretti ad ascoltare la recita della corona in piedi sul fondo della cappella.

La riapertura della cappella in queste domeniche va accolta con gratitudine verso le autorità e coloro che riportano uno spazio di preghiera all’uso comune, in quanto la preghiera è parola e gesto che unisce in un abbraccio coloro che rivolgono le loro preghiere verso la misericordia divina.

La cappella del cimitero anche nelle prossime domeniche di novembre e ogni prima domenica dei mesi restanti sarà la casa comune ritrovata in cui incontrarsi per condividere un dolore che si eleva a speranza in un angolo di bellezza da curare e custodire.

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