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Mottola in festa per Antonella: «Sei il nostro orgoglio mondiale!»

Se il medagliere perpetuo delle Olimpiadi fosse basato sul numero di medaglie vinte dalle singole città rispetto al numero degli abitanti, crediamo che Mottola sarebbe uno dei posti più vincenti in Europa.

Pensate che nella storia dei Giochi Olimpici moderni, dunque a partire dal lontano 1896, solo 2 atleti della provincia di Taranto sono saliti sul podio. Ebbene, entrambi sono nati a Mottola: Luigi Mastrangelo e Antonella Palmisano. Che insieme fanno 4 metalli.

Un traguardo preziosissimo, quello raggiunto dalla finanziera nella 20 chilometri di marcia, che ha lasciato tutti a bocca aperta. Così Mottola, dove è cresciuta inerpicandosi tra vicoli e scalinate, ha dato inizio ai festeggiamenti.

Certo, l'occasione avrebbe meritato qualcosa come un corteo festoso (che non c'è stato), ma per dar sfogo alla gioia i mottolesi aspettano pazientemente il ritorno di Antonella in patria, intesa come Mottola.

Dettagli come date e orari sono ancora un tabù, ma il sindaco ha promesso una bella festa di piazza, ovviamente nei limiti imposti dalla pandemia e dal buon senso. Una cosa è certa: domenica è atteso il suo rientro a Fiumicino, come previsto dai protocolli olimpici.

In pochi minuti, cronisti e telecamere hanno popolato la piazza del paese, perforata dai raggi obliqui di un sole d'oro. È stato il luogo prescelto dalla famiglia Palmisano per festeggiare Antonella assieme ai concittadini mottolesi.

Una gioia che si tagliava col coltello, quella di papà Carmine, degli zii e della nonna Antonietta (da cui prende il nome), condivisa da decine di passanti e dai ragazzi del centro diversabili, che in suo onore hanno intonato l'inno di Mameli.

«Ho acceso un cero alla Madonna delle Sette Lampade», ripeteva orgogliosa la nonna devota, vestita d'azzurro come il resto dei familiari. «Sei il nostro orgoglio mondiale», dicevano in coro tifosi e amici.

Il sindaco Giampiero Barulli, appassionato sportivo e sinceramente entusiasta, ha parlato di impresa irripetibile. Magari ha ragione: Antonella è giunta sola soletta al traguardo, con la bandiera al collo, le braccia alzate e mille pensieri per la testa.

Difficile bissare un'impresa che resterà per sempre negli annali e nella leggenda. Ma non saremmo così sicuri, perchè a Mottola, città olimpica di Puglia, la storia (e le medaglie) dicono che tutto è possibile.

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