LO STILISITA MICHELE GAUDIOMONTE
Con una lettera aperta, volta a far chiarezza e a ristabilire la giusta realtà dei fatti, il noto stilista e designer Michele Gaudiomonte è intervenuto sull'argomento centro storico di Castellaneta.
Il "paese vecchio" della città di Valentino, infatti, da qualche giorno è tornato ad essere argomento di discussione sul web ed in particolare sui social network.
«Ignorare è ignoranza» ha esordito Gaudiomonte.
«Ultimamente molto spesso mi capita di leggere cose che mi lasciano basito (la maggior parte delle persone, infatti, parla di tutto di sovente ignorando).
Mi spiego meglio: quando si parla di centri storici o di città antiche, ci si riferisce a entità complesse con identità ben precise. Se si afferma che tutti i centri storici del sud devono essere bianchi, si sta scrivendo un’eresia.
Le caratteristiche storiche e le sovrapposizioni temporali che hanno costituito una città non possono essere appiattite da “una mano di bianco”, nel rispetto delle epoche storiche che nel tempo si sono succedute (il Medioevo, così come il Rinascimento, sono diversi dall’Ottocento e così via).
Ci sono città - ha spiegato Gaudiomonte - che si sono espanse e non hanno subìto sovrapposizioni o ne hanno subite poche e altre, come Castellaneta, che, invece, hanno subito notevoli stratificazioni.
Tali stratificazioni costituiscono, in un certo senso, il dna del luogo, di cui non si può e non si deve in nessun modo cancellare la memoria. Per intervenire in questo tessuto così complicato ci vuole cultura e sensibilità.
Sono perfettamente d’accordo che le brutture, come pensiline, pvc e anticorodal, debbano essere bandite, e proprio a tale scopo esiste una specifica normativa, quale il piano del colore e del decoro urbano, che regolamenta gli interventi consentiti.
Sarebbe bene - la chiosa del noto stilista - abituarci a parlare sempre con il dubitativo di cose che non conosciamo e, se facciamo i panettieri, essere certi di conoscere come si fa il pane».
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