
La Corte di giustizia tributaria di primo grado di Taranto ha accolto il ricorso presentato da un'azienda agricola del Tarantino, annullando la cartella di pagamento relativa al Tributo 630.
«Manca il servizio perché il consorzio di bonifica non garantisce la pulizia e la manutenzione dei canali, elemento essenziale per giustificare il tributo» ha riferito l'avvocato Maria Terrusi, legale dell'azienda ma anche ex assessore comunale all'Agricoltura e oggi consigliere di opposizione in forza a Fratelli d'Italia.
«Continuerò con determinazione il mio percorso di lotta su questi e altri temi che affliggono i cittadini e il mondo agricolo, trovando il sostegno dei miei riferimenti regionali e nazionali.
Pochi giorni fa - ha riferito in una nota - ho presenziato al consiglio regionale monotematico sul consorzio di bonifica e nel corso dei lavori sono state affrontate diverse istanze, anche quelle che in passato ho avanzato personalmente.
Durante la seduta, l'assessore Pentassuglia ha chiarito che non si procederà all'annullamento o alla sospensione del tributo. Tuttavia, ha annunciato che presto verranno illustrati tempi e modalità per una rateizzazione decennale».
La seduta, ha concluso l'avvocato Terrusi, sarà nuovamente convocata per definire meglio alcuni aspetti: «Io sarò ancora presente e prima ancora sarò in sede di commissione Agricoltura il prossimo 10 marzo».
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