Rodolfo e suo cugino Giulio a Carosino
© Rivista Picture and Picturegoer, aprile 1925
A Taranto Valentino ebbe modo di incontrare nuovamente vecchi amici ma anche diversi ufficiali della marina militare che erano stati a New York e a San Francisco, arrivati là con la flotta italiana.
Incontrò anche l’unico parente che ancora viveva a Taranto e cioè suo cugino Giulio, figlio di Francesco Galeone, ricco possidente di Carosino, e di Maria Leonie Barbin, sorella di sua madre Gabrielle. Entrambi deceduti lasciando ai loro due figli (Gaetano e Giulio) le proprietà che avevano posseduto.
Con suo cugino, passeggiando nel centro, numerosi incontri in un ambiente che a Rudy non sembrava affatto cambiato da quando era partito. Giovani seduti intorno allo stesso vecchio tavolo, nelle stesse vecchie posizioni indolenti, nello stesso vecchio caffè. Anche qui una realtà immutata.
Più entusiasmante invece la visita alla tenuta agraria, nel vicino Comune di Carosino, ereditata dal papà Francesco e allora curata da Giulio.
Racconta Rudy ne “Il mio Diario Privato, tradotto e annotato da Renato Floris (Vivace Edizioni, 2023):
“Una vasta tenuta che ricorda un villaggio moresco. Mio cugino non vive lì da quando sua madre e suo padre sono morti… Oggi è in abbandono, priva di manutenzione [riferimento ai locali della masseria, non alle colture agricole]. Ha la desolata atmosfera tipica dei luoghi vecchi e trascurati che un tempo conobbero piedi leggeri e allegre risate quando il canto delle vita scorreva tra quelle mura. Ovviamente ho rivissuto le scene della mia prima infanzia, in quanto ci andavamo ogni estate per buona parte delle vacanze”.
Quel gratificante incontro con suo cugino terminò con un memorabile banchetto conviviale. Un pranzo delizioso accompagnato da vino pregiato ma anche un liquore bianco molto invecchiato (un Marsala, simile allo sherry), il tutto in suo onore come ospite americano.
(continua)
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