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Silvestri: «Oggi lascio il MoVimento 5 Stelle»

Giuseppe Conte e Gaia Silvestri Giuseppe Conte e Gaia Silvestri

Gaia Silvestri ha annunciato la sua uscita dal Movimento 5 Stelle, esprimendo delusione per l'evoluzione del movimento e sottolineando la necessità di un nuovo progetto politico per la comunità.

In una lettera aperta inviata alla stampa, Silvestri ha ricordato i suoi dieci anni di impegno nel M5S, iniziati con entusiasmo e speranza, ma che negli ultimi anni hanno visto un progressivo allontanamento dai principi fondanti. Ha evidenziato come il movimento, che inizialmente rappresentava una "casa aperta", sia diventato una "casa che ha paura del nuovo", con strategie non sempre condivise e una mancanza di autocritica da parte dei vertici.

Silvestri ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera politica: nel 2016 l'iscrizione al Movimento 5 Stelle; nel 2018-2019 componente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Taranto, nel 2020-2021 vicepresidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Massafra, nel 2021 candidatura a sindaco di Massafra, nel 2023 l'elezione come componente del consiglio direttivo ANCI Puglia con delega alla Scuola e Pubblica Istruzione e nel 2024 candidatura al Parlamento Europeo.

Nonostante le sfide e le delusioni, Silvestri ha ribadito il suo impegno per la comunità di Massafra, dichiarando: «Massafra ha bisogno di risposte e soluzioni che non vede da tempo. Il bene comune deve rimanere sempre il fine ultimo della politica».

Concludendo la sua lettera, ha invitato le forze buone della comunità a unirsi per costruire un futuro sostenibile e inclusivo, esprimendo la volontà di proseguire il suo impegno politico al servizio della collettività.

Ecco la nota stampa integrale:

Dieci anni fa sono stata accolta in una casa, aperta, in cui non c’erano porte né finestre e l’aria era fresca e profumata. Poi sono iniziati lavori di ristrutturazione, ma non quelli del Bonus 110%: lavori di rifacimento facciata, con finestre e porte blindate, e l’aria ha cominciato a essere consumata. E consumate sono diventate le energie di migliaia di attivisti e simpatizzanti che avevano creduto nella speranza di fare politica in modo diverso e pulito.

Un’esperienza straordinaria con sei anni di attivismo in prima linea e quattro anni di esperienza politica, che ho portato avanti con impegno ed entusiasmo apportando contenuto e consenso al Movimento che mi aveva proposto.

L’esordio alle Regionali. Il MoVimento 5 Stelle primo partito a Massafra.

Poi le Amministrative: il Presidente Conte a Massafra, la campagna elettorale con l’aiuto del Gruppo territoriale e per la prima volta il M5S che ottiene una rappresentanza in Consiglio Comunale; la Presidenza della Commissione Controllo e Garanzia.

E poi le Europee e le oltre quattordicimila preferenze.

Ho continuato a lottare per la tutela dei diritti e per promuovere buone pratiche, ho fatto tutto quello ho potuto, non senza commettere errori, ma sempre con la barra dritta.

Ora però di barre dritte non ne vedo più molte: vedo che, per responsabilità diffuse della base e dei vertici, ci ritroviamo una casa che doveva profumare di nuovo e invece ora ha paura del nuovo, che doveva essere fucina di politica delle idee ed è diventata fucina di strategie non sempre condivise. Rimane la rabbiosa delusione che chi avrebbe dovuto decidere (il Presidente Conte, Beppe Grillo e gli addetti ai lavori) non abbia trovato o voluto trovare la strada per fare vera autocritica e costruire con i principi fondanti, determinando un’emorragia di energie, risorse e consensi.

Oggi lascio il MoVimento 5 Stelle.

Ringrazio tutti gli attivisti che mi hanno sostenuto, tutti gli elettori che mi hanno preferito, ai quali dico che io sono sempre la stessa: sentinella ero e sentinella sono, sostenitrice delle parità ero e sostenitrice delle parità sono.

Quello che mi identifica sono le mie azioni quello che ho costruito assieme alla comunità e a persone pulite e serie soprattutto negli ultimi dieci anni. Le esperienze raccolte e la cultura che mi sostiene rimangono un faro per le azioni future al servizio della collettività.

Per questo credo, come ho sempre creduto, che le forze buone di una comunità devono unirsi per costruire un futuro sostenibile e inclusivo. Massafra ha bisogno di risposte e soluzioni che non vede da tempo. Il bene comune deve rimanere sempre il fine ultimo della politica.

Per questo bisogna rimboccarsi le maniche tutti insieme.

Andiamo avanti verso un progetto per tutti.

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