A termine della novena cantata al Santissimo Crocifisso, lo scorso 3 maggio nel giorno della festa della Santa Croce, la confraternita del Santissimo Crocifisso ha accolto due nuove consorelle nel suo sodalizio: Domenica e Giusy.
La cerimonia si è tenuta nella cattedrale Santa Maria Assunta di Castellaneta con una messa officiata da don Andrea Cristella.
Con il rito della vestizione, le due consorelle sono entrate a far parte del sodalizio con gli impegni e gli obblighi che l’appartenenza comporta.
Affidarsi al Crocifisso non è gesto di quiescente passività, ma è assunzione di responsabilità del proprio atto di fede. Con la loro testimonianza contribuiranno a rendere l’esperienza della fede nella comunità una realtà vicina e mite capace di accostarsi alla vita di coloro che sono disponibili all’ascolto della parola del Vangelo. La parola di Cristo si fa carne e pane nella testimonianza di coloro che pronunciano il loro “sì” con il quale si entra in una “vita nuova”, nella quale l’indicibile della fede è manifestato nei gesti e nelle parole.
Il rosso che distingue la confraternita è il segno per coloro che vi aderiscono che solo con la partecipazione al sangue di Cristo vi è salvezza. Il rosso diventerà, anche per le nuove consorelle, la condizione della loro vita interiore. Non saranno sole nel cammino di fede e speranza, in quanto il priore e i confratelli tutti saranno la loro famiglia di fede. In un mondo segnato dall’indifferenza la presenza di fedeli che con amore oblativo si consacrano alla misericordia è il segno della vitalità della comunità di Castellaneta nella quale è ancora possibile “divergere” dall’indifferenza contro cui ci si infrange quotidianamente.
Nuovo lievito, dunque, si è aggiunto per impastare il pane della salvezza che comincia oggi e non in un tempo indeterminato. Le due nuove consorelle con la loro azione sapiente contribuiranno al pane della parola da donare a tutti.
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