
Antonio Spada, ex poliziotto in congedo e autore del saggio politico Il diritto alla libertà, è approdato su TikTok per diffondere le sue provocatorie teorie sul sistema democratico contemporaneo. Lo fa con oltre 50 video pubblicati nelle ultime settimane, che hanno già totalizzato circa 150mila visualizzazioni e più di 4mila interazioni.
La scelta di TikTok non è casuale: “Ho studiato le dinamiche della piattaforma – spiega – e ho deciso di usarla per comunicare il mio pensiero. I risultati sono sorprendenti”. Attraverso i suoi contenuti, Spada analizza e commenta l’attualità politica italiana e internazionale, filtrandola con il paradigma teorico sviluppato nel suo libro, disponibile su Amazon.
Nato a Massafra nel 1963, Spada ha alle spalle una vita intensa: da adolescente ha lavorato nei campi, poi è entrato nell’esercito e infine in polizia, dove ha operato in ambiti sensibili come l’antiterrorismo e la protezione dei giudici durante il maxiprocesso alla mafia. In parallelo ha continuato a studiare, maturando un pensiero politico personale fondato su laicità, liberalità e felicità.
Nel suo saggio, Spada critica quello che definisce un “sistema democratico primitivo neoclassico conservativo”, schiacciato tra due forme di conservazione opposte ma ugualmente limitanti: da un lato le destre sociali dogmatiche, dall’altro le sinistre ideologiche massimaliste. La sua proposta? Un sistema capace di evolversi, ispirato ai cicli storici di Vico e agli studi sulle maree di Daw.
L’autore non si limita a pubblicare video: risponde ai commenti, favorisce il dialogo, cerca il confronto. “Oggi i social sono le nuove agorà – sostiene – e se usati con rispetto, possono generare vero pensiero critico”.
Con uno stile pacato e diretto, Antonio Spada sembra voler costruire una nuova piazza virtuale a partire da Massafra, portando online non solo un’idea, ma un’intera visione alternativa di società.
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