
Emanuele Fisicaro, Giuseppe Losavio e Giancarla Zaccaro, candidati alla carica di sindaco di Massafra, si schierano contro il parere (favorevole) della Provincia di Taranto alla realizzazione di un inceneritore di fanghi nel territorio comunale, già respinto da Comune e Arpa Puglia.
Ma le posizioni, i toni e le proposte di azione dividono il fronte del no.
Il progetto, che prevede un impianto per il trattamento di 85.000 tonnellate annue di rifiuti speciali in contrada Forcellara – San Sergio, riaccende le tensioni ambientali nella città ionica, storicamente gravata da servitù industriali. Il Comune, ora amministrato dal commissario straordinario, si era già espresso negativamente, insieme all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Tuttavia, la Provincia ha rilasciato un parere che aprirebbe la strada all’approvazione finale.
Fisicaro: «La Provincia faccia chiarezza. Valutare subito un ricorso»
Emanuele Fisicaro non usa mezzi termini: «Massafra e la Provincia di Taranto non possono essere la discarica nazionale». Il suo intervento si concentra sulla necessità di agire istituzionalmente: «Bisogna capire se il parere può essere impugnato e se ci sono ancora i tempi tecnici per farlo. Chiederò un incontro con il Commissario e mi attiverò con il Ministero dell’Ambiente».
Fisicaro sottolinea che l’ambiente è «il primo punto del programma» e propone la creazione di un comitato tecnico e una petizione popolare per un fronte comune: «È in gioco il futuro della città, non solo una battaglia elettorale».
Losavio: «Basta proclami, è il momento di agire per davvero»
«Massafra ha già dato. È ora di dire basta» – tuona Giuseppe Losavio, che ha inviato una lettera al Commissario chiedendo azioni concrete, anche in sede giudiziaria, per bloccare l’impianto.
Critico verso atteggiamenti che definisce «propagandistici», Losavio invita tutti i candidati a unirsi nell’azione: «Decine di camion al giorno porteranno fanghi da smaltire nel nostro territorio. La salute viene prima di tutto». Il suo appello è diretto anche alla cittadinanza: «Difendiamo Massafra, davvero».
Zaccaro: parte la raccolta firme «Stop Inceneritore»
Giancarla Zaccaro ha lanciato una petizione cittadina che prenderà il via mercoledì 23 aprile alle 18:30 sul Lungovalle Niccolà Andria.
«La nostra comunità non è sacrificabile. Nessuna famiglia di Massafra può essere messa a rischio» – afferma. E ricorda che Massafra è riconosciuta dal 1990 come area ad alto rischio ambientale e promette di coinvolgere le istituzioni regionali, nazionali ed europee: «Nessuna decisione può essere imposta dall’alto ignorando chi vive questa città ogni giorno».
Tre voci, tre approcci, un unico punto fermo: l’inceneritore non s’ha da fare.
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