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Ginosa ricorda padre Ugo, fondatore di "Operazione Mato Grosso"

Padre Ugo Padre Ugo

"La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande". (Vladimir Nabokov)

Padre Ugo, la gioia e il sorriso nella vita di tanti giovani, poveri e non, alla ricerca di un senso alla loro vita. E' cosi che voglio ricordarlo: con un sorriso che portava speranza, dal più "piccolo" dei piccoli". L'OMG (Operazione Mato Grosso) nasce nel 1968 ad opera di Padre Ugo, Salesiano della Valtellina, che crede fortemente in un Progetto per e con gli "ultimi". Sulle Ande, con lo zaino in spalla, questo "piccolo" uomo ha dedicato la sua vita donando se stesso e "sporcandosi" le mani fino in fondo, verso la costruzione di un mondo bello, buono, giusto. Una vita da Educatore umile, Missionario impegnato in tante attività a favore dei bisognosi in America Latina.

Nato a Berbenno di Valtellina nel 1924, Padre Ugo nel 1967 dopo essere andato nel Mato Grosso in Brasile per costruire una scuola, partorì l’idea di non terminare lì il suo compito e cosi, realizza altre spedizioni che, dall’Italia, sostenessero quelle popolazioni. Ed è nata proprio cosi l’Operazione Mato Grosso, che si è estesa in tutta Italia fino a contare tanti di gruppi e altrettanti volontari, che sostengono le missioni in Bolivia, Perù, Ecuador e Brasile. Padre Ugo ha continuato a vivere la sua vita puntando su valori importanti quali: l’attenzione educativa, la volontà di non avere una struttura dirigenziale alle spalle e, soprattutto, lasciare che i ragazzi potessero decide quando e come far proseguire le attività, senza costrizioni. Sentirsi liberi nel dare un "senso" profondo alla loro vita, attraverso l'aiuto dei più deboli. E' difficile dire quanti giovani ci siano dentro il Mato Grosso: è una realtà composta da numerosi gruppi a cui si affiancano i gruppi formati dagli adulti. A Gennaio ci sarà un campo di lavoro a cui parteciperanno più di cento giovani, alle prese con qualsiasi tipo di lavoro. E' cosi che continueremo sulle "orme" di Padre Ugo. E' con la concretezza delle nostre azioni che possiamo, da lassù, renderlo felice.

Di Ginosa Padre Ugo ne andava fiero. Conosce la grande generosità dei Ginosini e crede in quel gruppo saldo che porta avanti con passione e amore la Missione del Mato Grosso. ‘Silenzio, sudare, arte e perdere’: sono le quattro parole che Padre Ugo usava per invitare chiunque a fare del bene, e che hanno reso il Mato Grosso una realtà silenziosa, ma fortemente RADICATA. Domenica 2 dicembre si è diffusa rapidamente da Lima la notizia della sua morte: Padre Ugo ci lascia un vuoto incolmabile, ma non è un Addio il nostro, ma un "Arrivederci" e grazie per tutto ciò che ha reso possibile su questa Terra. Lassù continuerai ad essere "Portatore" di speranza.

La giornata di Commemorazione in Italia sarà il 15 dicembre l’incontro è al Colle Don Bosco (Piemonte) e veglia di preghiera per tutta la notte.

Il 16 dicembre tutti insieme si va a Casale Monferrato (Palazzetto dello Sport) con messa e proiezioni varie sull’Operazione Mato Grosso e sulla vita del padre Ugo.

(Lo spostamento è stato fatto per motivi di sicurezza e logistica).

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