La scoperta che non ti aspetti, mentre fai una passeggiata di sera a Ferragosto, lungo la spiaggia di Castellaneta Marina. Decine di piccole tartarughine Caretta caretta che si affannano a raggiungere il mare, facendo lo slalom tra lettini e ombrelloni. Non credevano ai loro occhi alcuni bagnanti mentre osservavano decine di piccole ombre scure muoversi sulla sabbia. Dopo aver strabuzzato gli occhi, riconosciute le tartarughine, hanno subito avvisato il personale del lido La Conchiglia, da cui provenivano le tracce dei piccoli animali marini.
Subito arrivato sul posto uno dei titolari del lido, il Sig. Matteo Tria, che ha attivato il NITA – Nucleo Intervento e Tutela Ambientale, intervenuto tempestivamente con Leonardo Galante, esperto volontario di questi animali. Con il supporto dei bagnanti e dei volontari sono state aiutate a raggiungere il mare circa una cinquantina di piccoli esemplari.
Le foto
Alcune tartarughe erano disorientate dalle luci del lungomare e vagavano sulla spiaggia; una, addirittura, si era incagliata in una retina che raccoglieva giochi da spiaggia sotto un ombrellone. Ad accorgersene, i volontari del circolo Legambiente "Mare e Gravine", nel frattempo giusti sul posto a supportare il NITA, che hanno aiutato la piccola di Caretta caretta a raggiungere il mare.
Si tratta di un nido inaspettato, sfuggito ai controlli in corso da fine giugno sulle spiagge di Castellaneta e Ginosa, che ad oggi hanno consentito di individuare altri tre nidi. Il nido di Ferragosto è il quarto, dunque, e si stima sia stato deposto a metà giugno, in un punto poco battuto nei pressi della torretta del bagnino, coperto solo da metà luglio da una passerella, che di fatto ha involontariamente protetto il nido durante l’ultimo mese di incubazione.
Un caso fortuito che è avvenuto nel posto giusto, ovvero in un lido “Amico delle tartatughe marine”.
La Conchiglia, infatti, assieme agli altri lidi dell’ABCM – Associazione Balneari di Castellaneta Marina, ha ottenuto all’inizio della stagione estiva il riconoscimento di “Lido Amico delle Tartarughe Marine”, conferito da Legambiente grazie all’impegno dei balneari nella tutela e salvaguardia della Caretta caretta. Una certificazione confermata sul campo questa notte, con la schiusa del nido all’interno del lido e l’attivazione del corretto protocollo d’intervento. Matteo Tria, uno dei titolari del lido assieme all’avv. Vito T. Donvito, ha così commentato l’inaspettato evento: “È stata una piacevole sorpresa, abbiamo assistito a un evento fantastico che auguro a tutti nella vita di vivere almeno una volta. Un’emozione incredibile, che ti trasmette il senso della vita, la forza della natura. Siamo sempre più convinti del protocollo d’intesa sottoscritto con Legambiente che ci vede impegnati, come balneari, nella salvaguardia di questi meravigliosi animali marini e nella protezione dell’ecosistema della nostra costa”.
«Un lieto evento che ha reso unico questo Ferragosto – ha aggiunto il presidente del circolo Legambiente Mare e Gravine di Castellaneta, Mirko Cantore, presente in spiaggia fra i volontari – siamo davvero felici di notare come le nostre spiagge siano sempre più scelte dalle tartarughe per deporre le uova. Cresce sempre più la sensibilità ambientale della comunità, anche grazie al protocollo di salvaguardia di questi animali marini sottoscritto con gli enti locali e lidi, oltre che alle decine di iniziative di educazione ambientale che stiamo promuovendo in questi mesi, assieme al Centro Recupero Tartatughe Marine WWF di Policoro e al Nita. Castellaneta e Ginosa, oltre a un mare e spiagge fantastiche, sono sempre più attente al rispetto dell’ambiente e davvero qui possiamo dire che le tartarughe sono le benvenute!»
CURIOSITÀ
La tartaruga Caretta caretta è la tartaruga marina più diffusa nel mar Mediterraneo. In Italia nidifica in particolare al sud e proprio quest’anno si è registrato il dato record di oltre 500 nidi in Italia. Dopo un periodo di incubazione che va dai 40 ai 60 giorni, i piccoli escono dal nido e raggiungono il mare, nuotano ininterrottamente per 24 ore, fino a raggiungere il mare aperto dove si sposteranno con le correnti attraverso le zone nelle quali è concentrato il loro cibo. Le femmine delle tartarughe marine tornano a deporre nello stesso luogo in cui sono nate, grazie alla capacità di memorizzare le caratteristiche chimiche della spiaggia e le sue coordinate geomagnetiche al momento della nascita. Dunque chissà se fra 20 anni, quando raggiungeranno la maturità sessuale, qualche tartarughina di Ferragosto, salvata questa notte, tornerà da queste parti per far ripartire il ciclo della vita.
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