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La storia del liceo classico di Castellaneta? È tutta racchiusa in un libro

Il liceo classico di Castellaneta Il liceo classico di Castellaneta

La storia del liceo classico di Castellaneta? E’ tutta in un libro pubblicato nel 2006 e che rappresentava l’esito di un progetto formativo svolto precedentemente nella sede del liceo (2003/04) e diretto dal dirigente scolastico pro-tempore Francesco Terzulli.

Scriveva nella prefazione Terzulli: «Il lavoro che qui si presenta è il risultato di un’attività didattica condotta nei tre istituti che fanno capo alla scuola superiore “Orazio Flacco” di Castellaneta nell’anno scolastico 2003/04, ma è anche qualcosa di più. Sull’attività didattica riferisce puntualmente nelle pagine seguenti il responsabile scientifico e curatore del progetto, professor Aurelio Miccoli. A me qui preme spendere qualche parola su quel “qualcosa in più” che il volume presente offre anche ad un pubblico più vasto di quello strettamente locale».

Il volume (A. Miccoli, Andare a scuola a Castellaneta, Scorpione Editrice, Taranto 2006) che doveva essere il primo della serie dei Quaderni dell’I.I.S.S. “Orazio Flacco” (ma probabilmente fu anche l’ultimo), conteneva una ricca prefazione di Francesco Terzulli dal titolo “Fare storia locale della scuola”.

Nel libro l’autore prendeva in considerazione lo sviluppo storico della scuola presso la nostra comunità, dalla scuola materna (Suore di Ivrea) alla scuola primaria e fino all’istruzione superiore, riservando l’ultima parte agli avvenimenti dell’importante attività didattica svolta dal Seminario Diocesano fino al 1972, quando si chiuse definitivamente quella fase.

Il problema dell’istruzione superiore a Castellaneta cominciò a farsi pressante agli inizi degli anni ’60 del Novecento, puntando inizialmente sull’istruzione tecnica e professionale. L’istruzione classica fu realizzata invece solo alla fine degli anni ’60 rispondendo alle pressanti richieste degli utenti, costretti fino ad allora al pendolarismo verso il capoluogo o verso Gioia del Colle. Ad ottobre del 1969 fu attivata la quarta ginnasiale dipendente dal liceo statale “Quinto Ennio” di Taranto, in locali reperiti nell’ex convento di San Domenico.

Soltanto nel 1981, il liceo classico di Castellaneta diventò autonomo, con sede nei locali della Mater Christi, dove fu trasferito per passare poi nell’edificio privato di via Stazione.

Nello stesso anno in cui fu conquistata l’autonomia, fu necessario scegliere il nome da attribuire alla scuola. Era il 1981 e al Collegio dei docenti arrivarono molteplici proposte, e qualcuna bizzarra.

Leonida, Verga, Manzoni, Virgilio, Saffo, Salvemini, Tommaso Fiore, Giulio Cesare Viola, Silone, Vittorini, De Santis, Gramsci, Rosmini, Calò, Modugno, Domenico Giovinazzi,le proposte alternative a quella del Preside che invece poneva all’attenzione il nome di Orazio Flacco «grande poeta lirico della letteratura latina, di origine meridionale, autore illustre che, facendo suoi i motivi ed i ritmi della lirica greca e trasmettendo, attraverso gli eredi e gli interpreti della sua tematica, alle giovani generazioni il messaggio della medietas e della armonia esistenziale, ben si addice ad un liceo classico che intenda essere nuovo attraverso una valida utilizzazione delle antiche tradizioni».

Alla successiva votazione il nome di Orazio Flacco riscosse 11 voti e quello di Virgilio solo 7.

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