In questa settimana si è tenuto a Bari il congresso "Beni culturali in Puglia: il patrimonio culturale pugliese. Ricerche, applicazioni e best pratices" durante il quale è stato presentato il progetto "Archeologia e Comunità. Un caso di ricerca partecipata nel territorio di Castellaneta (TA)".
Il progetto, frutto della collaborazione tra l'associazione culturale Amici delle Gravine di Castellaneta, Soprintendenza Archeologica e Università degli studi di Bari è stato presentato dal professor Luciano Piepoli, dal dottor Roberto Rotondo e dalla dottoressa Marika Sciscio, , iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Archeologia dell’Uniba e socia degli Amici delle Gravine, rendendo note le attività preliminari, il lavoro svolto dai primi mesi del 2022 sino ad oggi e le prospettive future.
Nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dal programma della regione Puglia Research for Innovation, intitolato "Viabilità medievale e identità regionale: ricerche multidisciplinari lungo il tratto pugliese della via Appia antica, vettore pluristratificato di uomini, merci e idee", sono state avviate recentemente indagini volte a potenziare le conoscenze sui siti archeologici ubicati nelle località Minerva, Santo Stefano e Monte Santa Trinità a ridosso della strada romana e degli assi viari che l’hanno ricalcata nel Medioevo.
Alla realizzazione di questo progetto, con diversi incontri-studio che si sono tenuti nei mesi scorsi all'interno delle Office Mercato Comunale di Castellaneta è stata invitata anche la professoressa Maria Carla Cassone, studiosa locale, autrice di numerosi saggi incentrati sui beni storico-archeologici ed architettonici ricadenti nel territorio di Castellaneta e capofila dello storico culturale S.A.A.S “E. Mastrobuono”.
Dai primi mesi del 2022 fino a qualche settimana fa, sono stati effettuati diversi sopralluoghi, nel corso dei quali i soci hanno condotto il professor Luciano Piepoli, il dottor Roberto Rotondo e la dottoressa Marika Sciscio presso i tre siti oggetto, dove sono state conseguite diverse indagini sul campo dal punto di vista scientifico e logistico.
"Nell’immediato futuro si auspica di poter potenziare il progetto procedendo su due canali paralleli ma strettamente legati tra loro. A presto per le prossime novità" è il commento degli Amici delle Gravine che mettono un altro tassello nel quadro della storia del territorio.
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