Decine e decine di litri d’acqua, e chissà per quanto tempo, spariti dalle condotte di Acquedotto Pugliese. Un furto tanto più deprecabile in tempi, come quelli attuali, connotati da una grave carenza di risorsa idrica, causata dalla perdurante siccità.
A constatare il prelievo abusivo sono stati i tecnici di Aqp, dopo aver ispezionato alcuni tratti di condotte nelle campagne di Laterza che hanno evidenziato un allaccio abusivo, realizzato da parte di una persona con interessi di lavoro in zona.
La scoperta del reato e l’ammissione del furto da parte dell’autore ha prodotto l’effetto di una denuncia di Aqp alle forze dell’ordine. La giustizia ora dovrà fare il proprio corso, stabilendo la reale entità del danno e imputando a chi l’ha causato il giusto ristoro oltre ad eventuali, ulteriori addebiti di carattere penale.
Una vicenda che riporta alla ribalta il fenomeno dei prelievi illeciti dalla rete di Acquedotto Pugliese. Un fenomeno assai deleterio e lesivo del diritto all’acqua, bene comune, per tutti i cittadini. Ma che testimonia pure delle gravi conseguenze a cui si espongono gli autori di tali illeciti quando scoperti.
Da segnalare, intanto, come l’impegno di Acquedotto Pugliese per recuperare l’acqua dispersa lungo i 20.782 km di rete prosegua incessantemente, grazie al Piano di Risanamento che interessa l’intero territorio regionale con investimenti complessivi per 2 miliardi di euro. Un piano che già nel 2026 consentirà di recuperare 44 milioni di metri cubi di risorsa idrica: l’equivalente di un mese e mezzo in più di fabbisogno d’acqua a beneficio di ognuno dei 4 milioni di cittadini serviti.
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