Dai fasti del bicentenario alle austerità di un'edizione che entrerà nella storia, nel segno delle norme di sicurezza e distanziamento sociale.
La festa del Carmine di Mottola, più virtuale e meno civile, non mancherà soltanto del rituale celebrativo, svuotato della processione, ma anche del programma civile: non ci saranno bancarelle, luminarie e l'intero cartellone sarà ridotto.
L'altro ieri, sabato 5 luglio, la Confraternita del Carmine ha diffuso i dettagli del programma: si comincia domani, martedì 7 luglio, alle 19 con la novena alla Madonna, trasferita in chiesa madre, e questo permetterà a un maggior numero di fedeli di partecipare alle celebrazioni.
Come la novena, anche il resto delle funzioni si svolgerà alla Assunta, dove è ammesso un numero di accessi contingentati maggiore rispetto alla chiesa del Carmine, tempio della festa del 16 luglio.
Domenica 12 luglio, invece, la messa delle 19 sarà celebrata dal vescovo di Castellaneta, monsignor Claudio Maniago. In assenza delle luminarie, presenti solo davanti alla chiesa madre, ad evocare la festa nelle strade ci saranno arazzi e coperte colorate.
Come ogni anno, si entrerà nel vivo il 16 luglio: alle 7, messa al santuario della "Madonna Abbasce", e dalle 8 alle 12 funzioni ogni ora in chiesa madre. L'ultimo atto si consumerà nel tardo pomeriggio in piazza XX settembre, dove alle 20 sarà celebrata una messa.
Non ci saranno le tradizionali bancarelle e luna park. Infatti, la sospensione di fiere, mercati e parchi giochi in occasione delle feste patronali e rionali è in vigore fino al 31 luglio, data indicata dal Governo come termine dello stato di emergenza sanitaria.
Insomma, il Carmine non sarà meno vivace degli altri anni, se si considerano gli sforzi e le iniziative in cantiere per continuare a vivere quello che era, e sarà anche stavolta, il giorno più lungo dei mottolesi.
Andrea Carbotti
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