Nel pomeriggio di giovedì 30 marzo si è svolta la Via Crucis organizzata dalla confraternita del Santissimo Crocifisso all'interno dell'ospedale San Pio di Castellaneta.
La confraternita, che non a caso indossa la mozzetta rossa come segno del sangue di Cristo, capace di vincere la morte, ha scelto proprio il San Pio come luogo più adeguato e vero per svolgere la "via dolorosa": nell'ospedale, infatti, la vita si esprime nelle sue forme più autentiche dalla morte alla nascita.
La Via Crucis è stata ed è occasione per pensare alla salvezza dell’essere umano nella sua integrità psicofisica. Con questa iniziativa, la confraternita ha dimostrato che la misericordia è per tutti, ma è rivolta in primis a coloro che soffrono e partecipano con il loro dolore alle cinque piaghe di Cristo.
La Via Crucis con le sue XIV stazioni ha iniziato il suo pellegrinaggio in ospedale sostando dapprima nella cappella presente a piano terra; la seconda stazione è stata effettuata presso la statua del Santo di Pietralcina per poi proseguire in ogni piano dell’ospedale, effettuando due stazioni per piano.
Il cappellano dell’ospedale don Pierino Balzello ha accompagnato la confraternita nelle XIV stazioni ed ha sostenuto la pia pratica. Nei piani, l’incontro non è stato solo con i pazienti ma anche con il personale che ha voluto stringersi intorno al Crocifisso.
La misericordia unisce e genera comunità di speranza, non a caso il personale ospedaliero liberamente si è stretto intorno al cappellano, alla confraternita e ai pazienti formando una autentica famiglia che condivide la sofferenza e ciò, è già un miracolo della misericordia, la quale insegna a condividere la croce.
Questa esperienza che la confraternita ha intenzione di vivere ogni anno ha lo scopo di far sentire alla comunità ospedaliera, anche, la gratitudine della città di Castellaneta verso coloro che quotidianamente soccorrono i pazienti con competenza e con amorevole amicizia e si accostano ai malati vivendoli come persone e non come “semplici pazienti”; anche questa è misericordia.
La grande speranza è che l’emozione vissuta con l’incedere delle XIV stazioni non possa essere dimenticata, ma possa essere il “granello di senape” da cui far fiorire la concretezza della misericordia evangelica in ogni faticoso giorno della vita di tutti.
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui