Lanfranco Rossi
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Unione, condivisione e una leadership determinata, pronta a guidare Massafra per i prossimi anni.
È questa la ricetta del circolo PD cittadino guidato dal segretario Lanfranco Rossi: i dem massafresi, proiettati alle prossime elezioni amministrative, con una lettera aperta hanno tracciato il bilancio degli ultimi anni e indicato la strada da seguire per affrontare e risolvere «sfide urgenti e vecchie questioni mai risolte che minacciano il futuro della città».
Il PD è partito da un triste dato di fatto: «Circa 500 giovani hanno lasciato Msasafra negli ultimi anni, un fenomeno che rappresenta perdita più dolorosa per una comunità che vuole crescere e progredire. L'amministrazione comunale non può più ignorare questi segnali di declino girandosi dall’altra parte.
La città - ha spiegato Rossi - sta pagando il prezzo della mancanza di una visione strategica in ambito urbanistico e sociale. La rigenerazione urbana del centro storico è tra le priorità non ancora affrontate dal nuovo Piano urbanistico generale. Un recupero che deve andare di pari passo con una maggiore attenzione alla qualità dei servizi offerti ai cittadini e alla necessità di sviluppare un rapporto più stretto tra scuola, università e distretti produttivi, per evitare che i giovani vengano costretti ad emigrare.
In un territorio ricco di intelligenze imprenditoriali, agricole ed industriali - ha aggiunto il segretario PD - va costruito un rapporto fluido tra scuola, università e distretti produttivi. Il liceo scientifico, l’istituto tecnico industriale e l'istituto agrario devono diventare protagonisti dello sviluppo del territorio.
La disoccupazione è un altro nodo che non può essere più ignorato: 4.897 disoccupati sono iscritti al Centro per l’impiego, una cifra che evidenzia la carenza di opportunità. Questa è una delle sfide più gravi da affrontare se si vuole ridare speranza ai giovani e al futuro della città. Sono numeri inaccettabili - ha dichiarato Rossi - per una comunità che ambisce a progredire e per questo serve un cambiamento urgente e concreto.
Per Rossi, un'altra questione di forte attualità è rappresentata dalla gestione della presenza di immigrati nel territorio. Secondo un censimento del giugno 2023, infatti, a Massafra risulterebbero circa 2.000 immigrati, una cifra che porta alla necessità di regolamentare la loro presenza, favorendo l’integrazione e evitando il rischio di ghettizzazione.
«Un’amministrazione capace di affrontare questi temi deve promuovere politiche inclusive ma ben regolate. Un’amministrazione che si rispetti deve mettere in atto tutti gli strumenti di legge per regolamentare la presenza di queste comunità, favorendo integrazione ed evitando forme di ghettizzazione».
Per Rossi, Massafra necessiterebbe di un cambiamento radicale. «Deve fermare il suo declino economico, sociale e culturale e tornare ad essere comunità guida per l’intera provincia. Solo con un approccio nuovo, innovativo e collaborativo possiamo sperare di risollevare la città e renderla competitiva e attraente per i giovani e per gli investimenti.
La straordinaria urgenza e grandezza di questi problemi impone una stagione di forte collaborazione tra le migliori competenze amministrative della nostra comunità. Serve un’ampia alleanza che focalizzi gli obiettivi strategici della nostra comunità e un’ampia convergenza di donne, uomini, associazioni e liste civiche guidate da una leadership pronta e determinata.
La nostra comunità politica è pronta a dare il suo contributo passando da un serrato confronto interno per offrire la migliore proposta politica ed elettorale alla nostra città. I problemi storici e le nuove sfide possono essere risolti solo attraverso la collaborazione tra tutte le componenti sociali e politiche della città. Bisogna agire subito».
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