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Trapianto di fegato, la testimonianza di un paziente laertino

Laterza Laterza

Questa è la storia di un cittadino di Laterza che ha scelto di affidare a una lettera aperta il suo ringraziamento a quanti hanno reso possibile il trapianto di fegato a cui si è sottoposto nell’agosto del 2023.

A distanza di due anni, l’uomo ha voluto testimoniare la sua gratitudine verso medici, infermieri e operatori sanitari incontrati tra l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani e l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma.

Il suo percorso di cura è iniziato a Matera, grazie all’indicazione del dottor Giacinto Casciano, specialista laertino in malattie infettive. Nel nosocomio lucano, il paziente ha incontrato il dottor Pasquale Santarcangelo, internista, il dottor Rocco Clemente, epatologo, e la dottoressa Maria Grazia Schievenin, referente del coordinamento trapianti della Regione Basilicata.

Successivamente il paziente è stato seguito a Roma dal dottor Nicola Gulielmo, chirurgo dei trapianti allo Spallanzani, e dalla dottoressa Shirin Demma, epatologa del San Camillo Forlanini, insieme a tutto il personale infermieristico, socio-sanitario e fisioterapico. Un ringraziamento particolare poi lo ha rivolto alle infermiere del coordinamento Poit, Patrizia Valente e Maria Rina Starace.

Non meno importante il sostegno ricevuto a domicilio da Deborah Cavallo, infermiera Adi della Asl, che lo ha assistito nei momenti più delicati della convalescenza.

Il paziente ha voluto sottolineare non solo la professionalità degli operatori, ma anche la loro umanità. «In ospedale anche un sorriso può diventare una cura» ha scritto, ricordando il valore delle attenzioni e della vicinanza ricevute insieme alla sua famiglia.

Il messaggio finale è racchiuso in un invito a guardare con fiducia anche alle strutture del Sud: «Questa esperienza testimonia quanto valore e qualità ci siano nella sanità meridionale, che merita rispetto e sostegno».

Concludendo la sua testimonianza, il paziente laertino ha ricordato che, in un’epoca in cui spesso si parla solo delle criticità del sistema sanitario, ci sono ancora tante persone che con passione e competenza contribuiscono ogni giorno a salvare vite e a restituire speranza.

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