Nel salone del Circolo Ufficiali di Taranto, in piazza Kennedy lo scorso 29 gennaio, erano presenti le massime autorità
civili e militari, i presidenti dei club service della città, numerose donne ufficiali della Marina Militare, dell’Aeronautica e della
Guardia di Finanza accompagnate dai rispettivi comandanti provinciali, oltre il direttore dell’Arsenale Marittimo Militare di Taranto,
il Comandante provinciale dei Carabinieri e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i dirigenti Scolastici, insegnanti e giovani
studenti del liceo Battaglini, i soci e i segretari dell’associazione Marco Motolese (la professoressa Rosanna D’Alfonso) e del Club
per l’Unesco di Taranto (l’ammiraglio Filippo Casamassima), per l’inaugurazione dell’anno sociale dei due sodalizi, con il “Gruppo
Donne per la città” nato nel 2020, con il tema “Taranto in rosa... Storie di donne”.
Ad aprire la manifestazione è stata la presidente delle due associazioni solidali Carmen Galluzzo Motolese, nonché coordinatrice
delle attività culturali e solidaristiche del “Gruppo Donne per la città”. «Il Club per l’Unesco di Taranto e l’associazione Marco
Motolese – ha detto Galluzzo Motolese – mirano da più tempo a perseguire un’azione trasformativa dal punto di vista del genere,
anche seguendo le linee guida della Commissione Nazionale Unesco e quelle dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, in quanto le
disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli per una piena e completa realizzazione dei diritti umani».
Sono
Il Prefetto di Taranto Paola Dessì, prima donna sarda ad assumere questo incarico, nel suo intervento ha evidenziato che fino al 1960 la carriera prefettizia, al pari della magistratura, era preclusa alle donne e, solo a seguito del ricorso proposto da Rosa Oliva De Conciliis contro l’esclusione dalla partecipazione a un concorso, tale disparità venne meno, consentendo anche alle donne di intraprendere questa carriera arrivando al vertice nei primi anni ‘90. Nel raccontare il proprio ricco percorso professionale, ha precisato che ha sempre avuto la massima collaborazione, senza alcuna preclusione da parte degli uomini che ricoprono incarichi istituzionali. A tale proposito ha espresso la ferma convinzione che la chiave di volta sono competenza e preparazione, che richiedono costante dedizione e impegno, consentendo di infrangere eventuali preconcetti legati all’appartenenza al sesso femminile.
È seguito l’intervento di Claudia Sanesi, segretario generale della Camera di Commercio Brindisi-Taranto. «Ancora oggi – ha spiegato Sanesi – nonostante in termini generali la presenza femminile nella pubblica amministrazione sia superiore a quella maschile, negli organi di governo essa resta minoritaria. È semplice diventare ed essere dirigente in un’istituzione pubblica italiana? La risposta è no, soprattutto se si pensa a quanto sia complesso affrontare concorsi e, poi, mantenere la performance. Vi sono ostacoli evidenti, palesi disparità? Alcuni, certamente, riguardanti soprattutto la cultura organizzativa. Oggi, nella mia amministrazione, ci stiamo muovendo in modo ancora più sensibile in tale senso: la costituzione del “Comitato per l’imprenditoria femminile” della Camera di Commercio di Brindisi-Taranto è un segnale importante, soprattutto considerando che esso è organismo orientato anche a intervenire per sollecitare il nuovo ente verso percorsi interni ancora più incisivi».
Nel suo intervento, la responsabile regione Puglia della Fondazione Bellisario Beatrice Lucarella ha detto che
seguiti i saluti del vicesindaco Gianni Azzaro, anche a nome dell’amministrazione Comunale. Azzaro ha espresso la sua
vicinanza e quella del sindaco Rinaldo Melucci al mondo delle donne. È stata la giornalista Nicla Pastore a condurre la serata e
presentare le relatrici.
le donne a capo di aziende in settori come la navalmeccanica, l’edilizia e la carpenteria pesante, giusto per citare alcuni settori.
«sono ancora poche
Difficile trovare donne che si occupino di aziende nei settori green, energia, digitale, eppure aumentano le laureate nelle materie
“stem”. I dati di Unioncamere ci dicono che il 96,7% delle imprese “rosa” ha una dimensione micro. In Puglia sono 88mila le
imprese femminili nel secondo trimestre del 2023. Il numero pone la regione al nono posto in Italia e al terzo nel Sud, dopo
Campania e Sicilia».
«Dal punto di vista della parità di genere - ha proseguito Rossella Fiore, dirigente della divisione amministrativa e sociale della
Questura di Taranto – la Polizia di Stato ha indubbiamente un primato rispetto alle altre forze di polizia, ma anche rispetto ad altre
amministrazioni dello Stato: aver riconosciuto al suo interno un ruolo alle donne. Era il 1960 quando le prime donne iniziarono a
vestire la divisa e, certamente, dovettero scontrarsi con un ambiente prevalentemente maschile che le sottovalutava o trattava con
diffidenza, dovendo dimostrare sempre di essere all’altezza del loro ruolo. Nel corso del tempo la situazione è profondamente
cambiata e le donne sono sempre più presenti in tutti i settori della Polizia di Stato».
Ha concluso gli interventi la presidente Carmen Galluzzo Motolese. «Dobbiamo sviluppare una visione chiara dei nostri obiettivi –
ha dichiarato – affermare i nostri diritti e bisogni in modo costruttivo. Avere la capacità di esprimere le proprie opinioni, idee e
perché ciò è importante per confermare la nostra identità personale, in quanto garanzia di indipendenza e di riconoscimento sociale».
Gli organizzatori, infine, hanno voluto ringraziare per l’accoglienza il direttore del Circolo Ufficiali, l’ammiraglio Vito D’Elia.
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