Il 6 maggio ricorre l'anniversario della nascita di Rodolfo Valentino qui a Castellaneta.
Le foto
Vi tornò una sola volta, nel 1923, quando insieme alla sua seconda moglie Natacha Rambova decisero di concretizzare una lunga vacanza in Europa che doveva essere anche il loro viaggio di nozze. Londra, Parigi e Roma furono le tappe principali che i coniugi affrontarono insieme. Poi a Roma Natacha si stancò di viaggiare in auto sulle difficili strade italiane e se ne tornò in treno dai suoi genitori sulla costa azzurra a San Juan Les Pins. Per Rodolfo, sua sorella Maria e sua zia Teresa il viaggio continuò fino a Taranto e Castellaneta.
Valentino aveva la mania delle fotografie e ne fece molte. Soprattutto aveva un’attrezzatura fotografica di prim’ordine ma anche molto ingombrante.
Sul rapporto di Valentino con la fotografia riferisce nel suo diario la madre di sua moglie Natacha: “Le macchine fotografiche erano un’altra mania di Rudy. Ne acquistava di tutti i generi e di tutte le dimensioni senza riuscire per questo ad ottenere qualche buona fotografia. E ogni risultato sfortunato lo attribuiva a un difetto della macchina, correndo a comprarne una nuova”.
Così nel preparare le valigie per il suo viaggio in Europa una delle preoccupazioni furono le macchine fotografiche utili “per conservare ricordo del nostro viaggio”.
“Natacha dice - scrive Rudy in una nota - che dovrei utilizzare la piccola Brownie n.1 al posto della costosa Graflex e di altre macchine che mi sono procurato. Dice che scatto sempre due o tre foto sullo stesso fotogramma. Ma io mi diverto a farlo. Penso di scattare delle eccellenti fotografie. Tuttavia eviterei di farmi ritrarre da un fotografo come me.”
Buon compleanno, Rudy.
Aurelio Miccoli
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