Sabato 26 Agosto, al tramontar del sole, le guide turistiche dell’Info Point di Massafra vi aspettano, muniti di torce, lanterne o lampade frontali, per condurvi per mano alla scoperta del villaggio rupestre medievale di Santa Marina, nella gravina di San Marco, e degli aspetti materiali della cultura del vivere in grotta.
Tra gli aspetti materiali che definiscono l'identità territoriale della “pugliesità”, ed in particolar modo dell'area turistica della Magna Grecia, Murgia e Gravine vi è senza alcun dubbio quello della “vita in grotta”, che trova nell'habitat rupestre che caratterizza l'arco jonico tarantino la sua massima espressione. Qui, come nei territori contermini, paesaggio e lifestyle sono infatti segnati dalle medesime vicende storiche e umane che legano, dalla preistoria all'età moderna, la vita delle popolazioni pugliesi. Senza conoscere questo retroterra culturale dalle composite presenze e dai modelli mentali articolati e diversi, non si può comprendere lo stesso sviluppo urbano dei principali agglomerati che sorgono in continuità con gli spalti delle gravine, delle lame e dei “burroni”. Un'area omogenea tra le più significative della Puglia, contraddistinta dal fenomeno dell'escavazione degli invasi grottali e strutturata da svariate trasmigrazioni e correnti demiche, prima fra tutte quella bizantina, che in epoca alto medievale trovò più facile innesto nell'humus culturale della fase magno greca – di cui Taranto costituisce l'episodio più significante – che aveva nei secoli precedenti impregnato strutture sociali e istituzioni.
Nè l'invasione normanna né il successivo stanziamento delle genti del nord interruppero la continuità di questi insediamenti. Anzi la politica normanna concorse a favorire le precedenti fondazioni, pur inserendo i grandi centri monastici dell'Italia meridionale a controllarne giurisdizione e spiritualità. Al declino generale dei villaggi rupestri che si verificò intorno al XIV secolo concorse la crisi dell'organizzazione sociale, amministrativa e fondiaria, eppure, come a Massafra, quella scelta abitativa e cultuale è sopravvissuta nell'architettura spontanea subdiviale delle vicinanze, che rinsaldarono i vincoli di solidarietà che avevano caratterizzato le strutture degli insediamenti rupestri. Una storia che è innanzitutto una vicenda umana e sociale.
Ma quali erano questi vincoli, come si viveva, quali lavori si conducevano, cosa si coltivava e cosa si mangiava negli habitat rupestri?
Portate con voi torce, lanterne e lampade frontali. Attraverso un'affascinante e suggestivo itinerario guidato al calar del sole, che avrà inizio alle ore 19.30 con un aperitivo di benvenuto nell'Infopoint turistico di Piazza Garibaldi, guide esperte vi condurranno alla scoperta del villaggio rupestre medievale di Santa Marina, secondo solo ai Sassi di Matera, “illuminandovi” sugli aspetti storici, artistici, archeologici, sociali e materiali del cultura del vivere in grotta a Massafra, Tebaide d'Italia.
Al termine dell'escursione notturna è prevista una degustazione di vino, olio e prodotti tipici, preparati secondo le ricette della tradizione culinaria locale.
Programma operativo Regionale FESR-FSE 2014 – 2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche
Info e prenotazioni: Info Point città di Massafra 099/8804695 - 3385659601
Attività gratuita, prenotazione consigliata
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui