
Un danno ambientale enorme, così commenta "La Repubblica" le nuove accuse all'ILVA. Secondo l’accusa, dal 2000 ad oggi, l’Ilva avrebbe ammassato rifiuti industriali creando colline alte 45 metri sopra il livello della campagna circostante proprio accanto alla gravina di Leucaspide (oltre che nell’attigua proprietà della famiglia De Filippis) fra Statte e Massafra, una zona di particolare rilievo naturalistico e storico.
Indagati per disastro ambientale doloso, distruzione e deturpamento di risorse naturali, danneggiamento, getto pericoloso di cose e mancata bonifica dei siti inquinati sono gli ex direttori dello stabilimento Luigi Capogrosso (di Manduria), Adolfo Buffo (di Taranto), Antonio Lupoli, Salvatore De Felice (direttore tecnico per un paio di mesi nel 2012 e di San Giorgio Jonico) e l’attuale direttore Ruggero Cola (di Taranto) insieme ai responsabili delle discariche che si sono succeduti negli anni: Luigi Ambruoso (di Massafra), Camillo Castronuovo (di Taranto), Francesco Di Maggio (di Fragagnano) e Carmine Lezza (di Montemesola).
Il disastro ambientale contestato dalla procura di Taranto, Pm Mariano Bucculiero, non solo riguarda terreni ed acqua di falda, ma ha creato un grave pericolo per la salute pubblica.
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