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Realizzazione di un inceneritore di fanghi, l'amministrazione Quarto dice no

Maurizio Baccaro Maurizio Baccaro

La realizzazione di un inceneritore di fanghi torna al centro del dibattito a Massafra.

Con una nota stampa a firma Maurizio Baccaro, responsabile Ambiente della Segreteria Regionale di Sinistra Italiana Puglia e consigliere provinciale e comunale di Massafra spiega che, nonostante il Comune, guidato dal sindaco Fabrizio Quarto, si sia sempre opposto fermamente alla realizzazione di nuovi impianti di smaltimento sul territorio, la ditta proponente ha ripresentato la richiesta di autorizzazione per costruire l’inceneritore. La prima Conferenza dei Servizi, convocata dalla Provincia di Taranto, avrà il compito di valutare nuovamente la proposta.

Ecco la nota integrale:

Inceneritore dei fanghi nuovamente riproposto a Massafra: l’Amministrazione Quarto è, da sempre, contraria alla sua realizzazione. Provincia e Regione Puglia, dopo che la Magistratura Amministrativa ha stabilito definitivamente l’illegittimità dell’autorizzazione precedentemente rilasciata, dicano no e diano seguito alla riduzione dei carichi inquinanti nel territorio di Taranto.

Nel 2017, la Provincia di Taranto, nonostante il parere sfavorevole espresso dal Comune e da ARPA Puglia, dopo un lungo Iter iniziato nel 2012, autorizzava la realizzazione di un incenerimento e successivo recupero energetico di fanghi nel territorio di Massafra. Pertanto, l’Amministrazione Quarto impugnava l’Autorizzazione innanzi al Tribunale Amministrativo competente, il TAR di Lecce, ottenendone l’annullamento (Sentenza n. 9 del 10/01/2019). In conseguenza della sentenza del TAR, la società proponente faceva ricorso al Consiglio di Stato che confermava le ragioni del no all’autorizzazione, proposte dall’Amministrazione Quarto (Sentenza n. 05666/2021). Nel 2024, la ditta proponente, ha ripresentato nuovamente la richiesta, finalizzata a realizzare lo stesso impianto, sempre nel territorio di Massafra, al Procedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR). Per valutare ancora una volta tale richiesta, il Settore Ambiente della Provincia di Taranto ha convocato la 1° Conferenza dei Servizi finalizzata ad avviare l’Iter per il rilascio dei pareri da parte di tutti gli Enti ed i soggetti competenti.

Il Comune di Massafra, oltre all’accertamento della conformità urbanistica dell’area, può esprimere il proprio parere nell’ambito della valutazione ambientale. Come già fatto per la precedente richiesta, il sindaco e la giunta, ferma restando la destinazione urbanistica dell’area che è compatibile con la realizzazione di impianti industriali, trattandosi dello stesso identico impianto, in conseguenza di quanto già deliberato all’unanimità dal Consiglio comunale (Delib. CC n. 65 del 2015 e n.75 del 2016), saranno chiamati a formalizzare ancora una volta il parere sfavorevole alla realizzazione dell’impianto in questione.

Coloro i quali ancora fingono di non conoscere quale sia la posizione dell’amministrazione Quarto su questo argomento, evidentemente, negli ultimi anni sono stati parecchio distratti, giacché il nostro approccio al tema è stato sempre quello di dire no alla realizzazione di nuovi impianti di smaltimento a Massafra. Del resto, non è un caso che da quando il sindaco Fabrizio Quarto è in carica, nonostante le diverse richieste presentate, nessun nuovo inceneritore ha ottenuto il parere favorevole all’insediamento da parte dell’Amministrazione.

La Regione Puglia e la Provincia di Taranto devono far valere le ragioni di tutela dell’ambiente e della salute pubblica per il territorio, così come indicato dal quadro pianificatorio regionale di riferimento:

1) ARPA Puglia durante il precedente procedimento specificava (parere di competenza in riferimento allo stesso impianto, trasmesso alla Provincia di Taranto Prot. N. 53353 del 9.10.2012), che per la localizzazione di questo tipo di impianto, le aree di Brindisi e Taranto debbano essere escluse poichè “già sottoposte a notevoli carichi ambientali”;

2) Il Piano Regionale di Gestione dei “rifiuti speciali” (PRGRS) prescrive di non realizzare i nuovi impianti in prossimità di quelli già esistenti;

3) il Consiglio Regionale della Puglia (Delib. del 3 agosto 2012),  individuava, per il territorio di Taranto e provincia, “l'interesse alla diminuzione dei carichi inquinanti quale interesse pubblico prevalente, anche in considerazione del generale principio di precauzione”, rispetto a qualunque altro legittimo interesse privato e impegnava “tutte le amministrazioni interessate ad iter autorizzativi anche solo parzialmente idonei ad aumentare i carichi inquinanti”, a considerare la rilevanza dell'interesse pubblico su indicato.

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