
Ieri, nel suggestivo scenario del santuario Madonna di Tutte le Grazie a Massafra, la comunità si è riunita per assistere alla presentazione del restauro della tela secentesca raffigurante San Gaetano.
Un'iniziativa che ha visto la collaborazione dell'Archeogruppo "Espedito Jacovelli" e della Parrocchia di Gesù Bambino.
Erano presenti il rettore dell'Ufficio diocesano per l'arte sacra don Domenico Giacovelli, e il parroco di Gesù Bambino don Fernando Balestra. Ad introdurre l'evento è stato l'avvocato Giulio Mastrangelo, presidente dell'Archeogruppo "Espedito Jacovelli".
Giulio Mastrangelo ha sottolineato l'importanza della partecipazione della comunità, affermando: «In definitiva, il merito per il restauro di questo dipinto è di chi ha comprato il mio libro. Io mi sono limitato a scriverlo». Un riconoscimento che mette in luce come il coinvolgimento della popolazione abbia reso possibile la conservazione e la valorizzazione di un pezzo di storia artistica.
Il professor Erminio Signorini, restauratore e docente di tecnica e metodologia del restauro, ha condiviso i dettagli tecnici dell'opera, sottolineando l'impegno profuso nel ripristinare la bellezza originaria della tela. La dottoressa Viviana Nardò, restauratrice e collaboratrice nel restauro della tela di San Gaetano, ha fornito uno sguardo approfondito sugli aspetti tecnici e artistici del dipinto, regalando al pubblico una prospettiva unica sul processo di restauro.
Durante l'incontro è stato dedicato un intervento al culto e all'iconografia di San Gaetano Thiene, tema approfondito dall'ingegnere Angelo Notaristefano.
La tela secentesca, protagonista di questa iniziativa, ha una storia affascinante. Originariamente collocata sul primo altare a sinistra del Santuario Madonna di Tutte le Grazie, la tela fu purtroppo rubata nel lontano 1994. Fortunatamente, nel marzo 2002, grazie all'operato del Comando dei Carabinieri per il Patrimonio guidato dal Generale Roberto Conforti, l'opera d'arte fu recuperata e custodita nel Santuario di Gesù Bambino.
A vent'anni di distanza dal furto, il sogno del restauro è diventato realtà grazie al finanziamento generato dalla vendita del libro "Toponomastica Storica del Territorio di Massafra" di Giulio Mastrangelo. I lavori di restauro sono stati autorizzati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Brindisi, Lecce e Taranto e dalla diocesi di Castellaneta. Il professore Erminio Signorini e Viviana Nardò della RestaurArte di Lecce hanno condotto il delicato intervento, restituendo a San Gaetano la sua originaria bellezza.
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