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Nuovo regolamento per la biblioteca di Massafra, Cardillo precisa

Biblioteca comunale Paolo Catucci Biblioteca comunale Paolo Catucci

Non è tardata ad arrivare la risposta da parte del consigliere comunale Ida Cardillo sull'approvazione del regolamento per il funzionamento della biblioteca comunale di Massafra (clicca qui per rileggere l'articolo).

«L'importanza delle biblioteche è innegabile - scrive la Cardillo - : sono luoghi di incontro e di conoscenza, di studio, ma anche di svago. E soprattutto sono luoghi "democratici", dove chiunque può accedere ai libri e alla lettura e ai suoi benefici. Ragione per cui ci siamo sentiti in dovere, con Angelo Notaristefano (Italia Viva), di presentare un emendamento all’approvando "Regolamento della biblioteca comunale Paolo Catucci di Massafra" e disciplinare per l'accesso agli strumenti informatici, che colmasse alcune carenze, migliorasse e rendesse massima la potenziale fruibilità di questo luogo. 

Recenti sondaggi infatti hanno messo in luce come in media, poco più del 15% della popolazione italiana, e quindi una piccola parte della comunità, frequenta la biblioteca e a fine 2019 l'Istat ha scoperto che il 40,6% della popolazione sopra i 6 anni ha letto almeno un libro l’anno (non scolastico né per uso professionale). Per invertire la tendenza, il consiglio comunale, lo scorso 16 marzo, ha accolto favorevolmente all’unanimità le integrazioni condivise con la consigliera comunale Graziana Castellano delegata ai servizi bibliotecari e con la dottoressa Giuseppina Vino nuova funzionaria responsabile della biblioteca.

Il parere tecnico favorevole del dirigente licenzia il regolamento accogliendo in primis la proposta di eliminare ogni riferimento ad orari di apertura come precedentemente previsto, per fasce orarie. Un’apposita deliberazione della giunta comunale stabilirà tempi e modalità di fruizione, tenendo conto degli organici in forze ma anche di possibili progetti di collaborazione o patti di servizio o altre attività. Coerentemente con le finalità, di valorizzazione e sviluppo culturale, diffusione dell’informazione, educazione permanente e promozione del diritto allo studio, alle quali questa "istituzione culturale" si ispira.

Nella modifica sono stati accolti altri articoli, ad esempio le norme sull’incremento del patrimonio librario, sulle sonazioni, sulle risorse finanziarie, sui fruitori "fragili", sulla promozione della lettura e sulle attività culturali, sull’uso dei locali, sulla proposte d'acquisto, suggerimenti e reclami degli utenti, sulla partecipazione degli utenti e sulle sanzioni.

Riteniamo che le soluzioni proposte siano un cambiamento di abitudini, mentalità e scopi per ripristinare e  potenziare il polo culturale, rafforzando l’idea che le biblioteche, via via, diventeranno sempre più importanti. Non solo perché consentiranno la valorizzazione strutturale e la frequentazione di luoghi fisici di affezione, ma anche perché saranno indispensabili per alcuni gruppi, come le persone con un reddito molto basso o gli stranieri che vivono ai margini delle nostre periferie. Solo grazie alle biblioteche pubbliche, infatti, alcuni riusciranno ad accedere ai libri, imparare la nostra lingua ma soprattutto potranno accedere a device tecnologici come i computer e alla rete internet.

A tal propósito, il prossimo step sarà la proposta di introduzione di un articolo dedicato alla digitalizzazione del patrimonio librario e documentale pubblico e privato, su suggerimento di Veronica Piccolo, dottoranda di ricerca in diritto commerciale ed esperta in governance delle nuove tecnologie.

L’accesso al patrimonio librario e d’archivio mediante strumenti informatici, oltre a stimolare il processo di digitalizzazione delle opere cartacee, conformemente a quanto previsto dalla legge sulla “Protezione del diritto d'autore”, ponendosi come finalità quello di limitare gli effetti dell’obsolescenza del patrimonio letterario e documentale, propone anche gli obiettivi “Open Access” da remoto (OPAC, VPN, Portale web), alle opere che valorizzano e promuovono il contesto socio-culturale, geografico-paesaggistico, storico e architettonico del territorio massafrese.

Tuttavia, il processo di digitalizzazione, richiede l’ausilio di lettori ottici di immagini del tipo Bookeye 4 VS Bok Scanner ed è quindi subordinato alle disponibilità di risorse per l’acquisto dei supporti.

Rinnoveremo la proposta in previsione di bilancio, nel frattempo, abbiamo dimostrato che le scelte politiche, quando sono frutto di un lavoro di squadra e soprattutto quando coinvolgono i destinatari , porta a casa risultati utili e partecipati, perseguendo il bene comune».

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