Il 26 dicembre ricorreranno i 25 anni dalla morte di don Antonio Laporta, storico sacerdote di Massafra che ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale.
Per ricordarlo e onorarne la memoria, due celebrazioni religiose sono in programma. La prima si terrà presso il Santuario della Madonna della Scala, alle 16:30, mentre il giorno successivo, il 27 dicembre, una seconda messa sarà celebrata nella chiesa di San Francesco da Paola alle 18.
Don Antonio Laporta è stato una figura di riferimento per la parrocchia e per i cittadini, noto per il suo impegno spirituale e sociale. La sua morte, avvenuta il 26 dicembre 1999, ha segnato profondamente la comunità di Massafra, che ancora oggi lo ricorda con affetto e gratitudine.
LA STORIA
Don Antonio Laporta nacque a Massafra il 21 novembre 1926 da Michelangelo e Tersa Fedele. frequentò il seminario di Molfetta e Anangi e fu ordinato sacerdote nel 1952 dal vescovo Potenza. Sul finire del 1959 venne nominato primo parroco dell'erigenda chiesa di san Francesco da Paola.
La posa della prima pietra della nuova chiesa avvenne nel luglio 1960 e, fino al 1971, la parrocchia ebbe sede provvisoria prima nella cappella del S. Rosario comunemente chiamata di San Gaetano, su Via del Santuario, e poi nel salone parrocchiale. Il nuovo tempio, realizzato su suolo donato dal signor Francesco Viesti, venne inaugurato nel 1971 ed aperto solennemente al culto dall’arcivescovo mons. Guglielmo Motolese il 23 dicembre 1972. Don Antonio ha svolto l'incarico per circa 40 anni.
Molto impegnato nel sociale per la sua Massafra si è sempre distinto per le sue particolari doti umane e per la sua capacità di aggregare, di seminare, di moralizzare, di rispondere alle pregnanti e varie richieste provenienti dai suoi parrocchiani e dai cittadini in genere, con una dinamicità straordinaria e sorprendente. Nel suo lungo ministero si è anche impegnato nella cultura, fu trai soci fondatori dell'Archeogruppo nel 1975, come rettore del santuario fece stampare le monografie dedicate al santuario scritte da Espedito Jacovelli e nel 1991, insieme a numerosi volontari riuniti nel comitato per la tutela e la valorizzazione della gravina, fu ripristinato il sentiero di fondovalle, rendendo nuovamente accessibili e visitabili le cappelle dei Cruscefisse.
Il 26 dicembre 1999, all'età di 73 anni, dopo una lunga malattia è ritornato alla Casa del Padre nel comune rimpianto della comunità parrocchiale e dell’intera Massafra. Nel 2010 il piazzale della chiesa di san Francesco è stato intitolato alla sua memoria.
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