Lotta ai piccioni
Con l'obiettivo di contenere la proliferazione dei piccioni in ambito urbano, tutelare la salute pubblica e preservare il decoro della città, il sindaco di Castellaneta Gianni Di Pippa ha emanato un'ordinanza comunale, la numero 16 del 2025.
Nel testo, in sintesi, si vieta di somministrare cibo ai piccioni in tutto il territorio comunale. Contestualmente, l'ordinanza obbliga i proprietari di edifici pubblici e privati di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie entro 15 giorni rimuovendo guano ed effettuando accurata disinfestazione.
Tutti i proprietari, inoltre, sono obbligati a chiudere aperture di soffitte e sottotetti entro 30 giorni per impedire la nidificazione e a mettere in sicurezza gli edifici entro 6 mesi per evitare accumuli di deiezioni.
Chi non lo farà rischia multe da 25 a 500 euro.
Il Comune di Castellaneta, inoltre, raccomanda tutta la cittadinanza a collaborare per il rispetto dell’ordinanza e a utilizzare metodi dissuasivi non cruenti per impedire lo stazionamento dei volatili.
La lotta ai piccioni sul territorio comunale di Castellaneta nasce nel lontano 2013 con una campagna sperimentale anti-fecondativa per il controllo delle nascite dei volatili: una sorta di pillola anticoncezionale che però non diede i frutti sperati. La vicinanza del centro abitato, all'immensa area delle gravine, infatti, consentiva ai piccioni di continuare a nutrirsi naturalmente, e di riprodursi liberamente.
Nell'aprile del 2015, invece, a causa delle tante deiezioni che rendevano viscida la pavimentazione, l'allora parroco di San Michele Arcangelo don Domenico Affortunato, decise di far tinteggiare di bianco la chiesa di Santa Maria del Rifugio: una scelta che fece discutere a lungo.
Poi, nel 2016, la giunta Gugliotti diede mandato al dirigente della VII area di procedere ad un'indagine di mercato, al fine di individuare un'azienda tecnicamente capace di risolvere il problema dei piccioni, lanciando in volo dei rapaci addomesticati.
Nel 2023, invece, il movimento politico "Orizzonte Italiano" scrisse all'allora commissario straordinario del Comune di Castellaneta Giuseppe Canale chiedendogli di intervenire per mettere fine a un «attentato all’igiene e alla salute pubblica».
Infine torniamo ai giorni nostri, all'ordinanza del sindaco Di Pippa e ai divieti imposti a proprietari e cittadini.
Basteranno ad allontanare i piccioni dalla città di Valentino? Castellaneta se lo augura ormai da più di 10 anni.
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