
Ieri, lunedì 30 gennaio, l’istituto comprensivo De Amicis-Manzoni di Massafra ha celebrato la "Giornata della Memoria".
Gli alunni delle classi terze hanno ricordato le vittime dei campi di prigionia e di sterminio del secondo conflitto mondiale.
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«I ragazzi sono stati i veri protagonisti dell’evento - hanno spiegato i referenti dell'iniziativa - coinvolgendo tutti i presenti attraverso le loro riflessioni dopo aver approfondito, con la guida dei loto insegnanti, una tematica di grande valore storico e umano. Nelle ultime settimane si sono dedicati a ricerche, letture di brani antologici, visione di filmati e ascolto dei racconti degli ultimi testimoni di quei tragici eventi per non dimenticare e imparare a dare voce al passato, quel passato che non è lontano ma è parte di noi, della nostra identità. La memoria parla al cuore degli uomini per mantenere il ricordo di ciò che è stato, recuperare le testimonianze di quei terribili fatti storici per trasformarli in occasioni di riflessione e studio contro ogni forma di indifferenza, di discriminazione e intolleranza di ieri e di oggi».
La mattinata si è aperta con i saluti della dirigente scolastica Rosa Favale che ha sottolineato il valore della Costituzione nella vita di ognuno di noi come espressione della dignità individuale e collettiva. A seguire l’intervento dell'assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosaria Guglielmi che ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria contro ogni forma di indifferenza perché quello che è stato ci aiuti a guardare il presente con senso critico e a costruire un futuro migliore.
Sono state poi ascoltate, con grande partecipazione e emozione, le testimonianze del presidente dell’associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Massafra Giovanni Matichecchia , di Maria Rosaria Palanga autrice del libro “La nostra piccola grande eredità – I racconti del nonno”, in cui racconta della guerra, del padre e della sua prigionia nei campi inglesi del Sudafrica e, infine, del signor Giovanni Antonicelli che ha raccontato la storia di suo padre Angelo, un uomo che è riuscito a salvarsi dal campo di sterminio di Mauthausen e che ha portato per tutta la vita, nel silenzio del suo animo, i ricordi terribili dei suoi ventisei anni.
Di forte impatto emotivo l’esecuzione dei brani “La vita è bella”, “Hava Nagila” e“Gam gam” da parte delle classi terze di indirizzo musicale e la visione di un video realizzato dalla classe 3^ E dell’Istituto in ricordo della cara compagna e amica Antonella.
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