Il consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico di Massafra Annarita Laghezza, ha espresso il suo pieno sostegno alla giovane donna di 23 anni che, nella notte tra il 30 e il 31 agosto, è stata vittima di violenza di gruppo nelle campagne tra Massafra e Palagiano.
Laghezza, in una nota stampa, ha lodato la forza dimostrata dalla vittima, sottolineando l'importanza del suo atto di denuncia come esempio per tutte le donne e un monito per la società. «Io sto con la vittima», ha dichiarato Laghezza, invitando la comunità a sostenere chi ha subito abusi e a evitare giudizi che potrebbero aggravare ulteriormente il trauma.
Ecco la nota integrale:
Questa è la storia di una giovane donna di 23 anni, una ragazza come tante, che una sera ha deciso di fidarsi di persone che conosceva, accettando un passaggio a casa. Quello che doveva essere un gesto semplice e quotidiano si è trasformato in un incubo che nessuna di noi dovrebbe mai vivere. È stata vittima di una violenza di gruppo, un trauma devastante che ha lasciato ferite profonde nel corpo e nell’anima.
Ma ciò che mi colpisce di più, ciò che mi stringe il cuore come madre e come donna, è il coraggio immenso che questa giovane ha dimostrato. Nonostante il dolore, nonostante la paura, ha deciso di denunciare. Ha scelto di non rimanere in silenzio, di non lasciarsi spezzare da chi ha cercato di distruggerla. Eppure, la strada che ha dovuto percorrere è stata resa ancora più difficile dal giudizio altrui, spesso proveniente proprio dalle donne, quelle che avrebbero dovuto essere le sue prime alleate.
Mi chiedo come sia possibile che una vittima debba affrontare non solo il trauma della violenza, ma anche lo sguardo critico della società, delle persone che invece dovrebbero tenderle una mano. Come madre, mi spezza il cuore pensare che un giorno potrebbe accadere a mia figlia o alla figlia di qualcun altro. E come donna, sento il bisogno di dire forte e chiaro che io sto con lei, con questa giovane che ha avuto il coraggio di denunciare, di lottare per la sua dignità.
Questa storia non deve essere solo un fatto di cronaca, ma un monito per tutti noi. Dobbiamo fare di più, essere di più. Dobbiamo imparare a sostenere le vittime, a credere in loro, a rispettare la loro forza. Perché chi trova il coraggio di denunciare, chi decide di non nascondersi, merita tutto il nostro amore, il nostro rispetto, la nostra solidarietà.
Io sto con la vittima. E non smetterò mai di dirlo. Sta a noi, come società, cambiare le cose, affinché nessuna donna debba mai più affrontare da sola l’orrore e il giudizio. Questa giovane donna ha mostrato una forza incredibile, e noi dobbiamo essere al suo fianco, sempre. Perché insieme possiamo fare la differenza, insieme possiamo costruire un mondo più giusto, dove la violenza non abbia più spazio e dove ogni vittima trovi il coraggio di chiedere giustizia, sapendo che non sarà mai sola.
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