
Fine del calvario per i "Catalanini": la dottoressa Gilli, gup del tribunale di Taranto, ha infatti disposto il dissequestro della strada comunale 150, quella che collega appunto il villaggio "Città del Catalano" all'abitato di Castellaneta Marina (via Tereskova), su richiesta presentata dall'avvocato Giuseppe Chielli, legale del Comune di Castellaneta.
La strada, lo ricordiamo, era sotto sequestro dal novembre 2017, quando il pubblico ministero titolare dell'inchiesta contestò reati paesaggistici nella realizzazione dei lavori di rifacimento commissionati dal Comune di Castellaneta.
In seguito ai sigilli posti dai carabinieri forestali di Marina di Ginosa, i proprietari delle case di "Città del Catalano" persero le staffe, tanto da organizzare una contestazione pacifica ai piedi del Municipio di Castellaneta, al fine di strappare una promessa al sindaco Gugliotti.
Venerdì 29 marzo, come detto, la fine del calvario perché il Comune di Castellaneta ha fatto valere, in termini di compatibilità ambientale, i pareri favorevoli ottenuti dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed anche quellli di Provincia di Taranto e ufficio "Parco Tratturi" della Regione Puglia.
I "Catalanini", quindi, una volta eseguito formalmente il dissequestro, potranno tornare ad accedere liberamente alle proprie abitazioni, senza dover percorrere una seconda strada, buia, sterrata e piena di buche, accorciando così di ben 12 km.
Una vicenda, quella legata alla strada comunale 150, comunque tutt'altro che chiusa: il 9 ottobre prossimo, infatti, dinanzi al gup si terrà il processo che vede indagate quattro persone per violazioni del codice unico dei beni culturali e del paesaggio, danneggiamento e falso ideologico.
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