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Caos acqua non potabile: le reazioni della politica

Piazza Principe di Napoli - Municipio Piazza Principe di Napoli - Municipio

Continua a tener banco la vicenda legata ai controlli del personale Asl in merito alle condizioni igienico-sanitarie delle attività commerciali di Castellaneta servite soltanto da acquedotto comunale (non potabile).

La vicenda, qualche giorno fa, è stata resa nota dal consigliere di opposizione Francesca Arrè (clicca qui per rileggere la notizia).

All'avvocato Arrè, che aveva chiesto di discutere l'emergenza in un consiglio comunale monotematico, sono seguiti diversi interventi di esponenti della politica locale. Li riportiamo di seguito, in ordine di pubblicazione.

Cristiano Rizzi, consigliere comunale di maggioranza (CON Castellaneta)

La scoperta dell'acqua calda anzi ... dell'acqua non potabile!

Nonostante il Consiglio Comunale si sia insediato da molti mesi, registro con sconcerto (non più di tanto) il maldestro tentativo di salire alla ribalta mediatica seminando male anzi malissimo, frutto come al solito di autentica impreparazione. Andiamo con ordine: si continua a chiedere al Sindaco la convocazione di consigli comunali monotematici ignorando che tale potestà è attribuita in via esclusiva al Presidente del Consiglio Comunale ovvero ad un quinto dei Consiglieri Comunali che ne facciano richiesta!

Si ignora l'Ordinanza Comunale N. 172 del 24.11.2004 a firma dell'allora vicesindaco Bruno Schiavone che, ancora oggi in vigore, a salvaguardia della salute dei cittadini, dichiara "non potabile " l'acqua dell'acquedotto comunale!

E allora cosa rimane al fondo di questa inutile tempesta in un bicchiere d'acqua? Solo e soltanto le chiacchere di una opposizione parolaia rispetto alle quali l'Amministrazione, Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e gruppo CON in testa, può rivendicare risultati tangibili sotto gli occhi di tutti: abbattimento del 50% del debito di tre milioni di euro vantato da Aqp, attivazione delle procedure previste dalla legge per il passaggio ad Aqp dell'acquedotto comunale. E ciò, a tutela della salute dei cittadini e delle categorie produttive del paese per riparare, in pochi mesi, ad oltre dieci anni di totale immobilismo delle precedenti amministrazioni di pseudo centro destra!

Maurizio Cristini, presidente del consiglio comunale (CON Castellaneta)

Bruno Augusto Schiavone, Vice Sindaco illuminato della storia di questo paese, oltre ad interventi finanziari tesi al risparmio e per i quali dovremmo ringraziarlo, nel 2004 ebbe il coraggio di emettere un’Ordinanza che dichiarava la non potabilità dell’acqua.

Di seguito le azioni amministrative tese alla risoluzione del problema:

2004 Ordinanza Schiavone

2007 - NULLA

2012 - NULLA

2017- NULLA

2023 - transazione tra Comune di Castellaneta e AQP tesa al risparmio di 1,5 milioni di euro per il Comune di Castellaneta ma soprattutto stesura delle basi per il passaggio dell’acquedotto comunale ad AQP con inevitabile potabilizzazione dell’intera fornitura.

Francesco Rotolo, assessore comunale al Commercio (PD Castellaneta)

In una situazione delicata come quella che stanno attraversando alcune attività commerciali di Castellaneta, le forze politiche dovrebbero assumere un atteggiamento responsabile.

Pertanto porre un risalto mediatico che non porta ad alcuna soluzione se non quella di una richiesta di un Consiglio Comunale monotematico non agevola, anzi danneggia l’immagine di chi, dinanzi a questa problematica, ha dovuto cessare la propria attività in riferimento all'Ordinanza Comunale N. 172 del 24.11.2004 (ancora oggi in vigore), a salvaguardia della salute dei cittadini, dichiara "non potabile " l'acqua dell'acquedotto comunale!

Come Amministrazione abbiamo da subito preso in carica questa situazione, divenuta alquanto critica, e siamo in continuo contatto con l’Asl al fine di trovare una soluzione che permetta alle attività commerciali di riaprire quanto prima, nel rispetto della normativa vigente.

Nota congiunta delle forze di opposizione
(Giuseppe Angelillo, Stefania Giannico, Francesca Arrè, Tommaso Tria, Maria Terrusi, Walter Rochira)

I consiglieri comunali di opposizione Angelillo, Giannico, Tria, Terrusi, Rochira, Arrè, nella convinzione che sia necessario chiarire quanto accaduto nei giorni scorsi, con la chiusura di diversi esercizi commerciali di Castellaneta, intendono comunicare di non essere interessati alla querelle politica che si è scatenata, nonostante siano stati tirati in causa inopportunamente a più riprese. 

L'unico obiettivo è quello di capire cosa sia accaduto e soprattutto quali siano le possibili soluzioni per garantire agli operatori di Castellaneta di poter operare in tranquillità e nel rispetto delle norme. 

Le polemiche sterili le lasciamo a chi ha deciso di intraprendere quel tipo di politica nel frattempo siamo in contatto con le associazioni di categoria al fine di istituire un tavolo tecnico che abbia lo scopo di risolvere il problema.

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