Sono stati più di cento i controlli dei carabinieri forestali in tutto il territorio della provincia di Taranto, che ha visto i militari impegnati nel contrasto alle pratiche di caccia illegali, il cosiddetto bracconaggio.
L’attività si è concentrata maggiormente nelle aree percorse dal fuoco o zone limitrofe, ma anche nelle aree protette individuate dalle normativa europee, nazionali e regionali.
In particolare, in varie località dei comuni di Crispiano, Mottola, Manduria, Maruggio e Marina di Ginosa sono stati sequestrati, soprattutto nelle ore notturne, diversi richiami acustici utilizzati per la caccia alle quaglie, che, attratte dai suoni riprodotti artificialmente, sostano in loco divenendo facile preda dei bracconieri.
Alcune operazioni si sono mostrate impegnative e delicate, poiché bracconieri particolarmente ingegnosi hanno posizionato i richiami acustici in casse di acciaio blindate, al fine di evitarne l’asportazione.
Ancora, nel corso di una perlustrazione, i carabinieri forestali hanno colto una persona intenta ad esercitare la pratica venatoria con un’arma carica di ben otto cartucce, numero illegale, per cui hanno proceduto al sequestro del fucile deferendo il cacciatore/bracconiere all’Autorità Giudiziaria per uso di mezzi di caccia vietati.
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