Servirebbe un intervento urgente, finalizzato a risolvere l’annosa problematica legata agli avvisi di pagamento del contributo di bonifica per gli anni dal 2019 ad oggi emessi dai consorzi. Per questo, anche in vista del prossimo consiglio regionale nel quale si discuterà la sospensione del tributo 630, l'avvocato Maria Terrusi ha scritto a tutti i consiglieri regionali della provincia di Taranto.
Terrusi, consigliera comunale di opposizione a Castellaneta e in forza a Fratelli d'Italia, ha indirizzato una nota ai consiglieri regionali Renato Perrini, Antonio Scalera, Massimiliano Di Cuia, Vincenzo Di Gregorio, Massimiliano Stellato, Giacomo Conserva, Marco Galante e Michele Mazzarano.
«Anche in qualità di ex assessore all’Agricoltura del Comune di Castellaneta sollecito un vostro intervento urgente. Non è la prima nota sul tema che mi ritrovo a scrivere - ha ammesso l'avvocato Terrusi - ma, dopo aver richiesto l’intervento delle diverse forze politiche a livello regionale ed aver ottenuto numerosi incontri presso la competente commissione Agricoltura della Regione Puglia, devo purtroppo constatare che la questione non ha trovato risposta, e ciò pur in presenza di plurime pronunce giurisdizionali che hanno sancito l’illegittimità della richiesta del tributo in assenza della dimostrazione dei benefici per i consorziati.
Sta di fatto - ha aggiunto Terrusi - che oggi gli agricoltori sono alla prese con l’aumento esponenziale degli importi da pagare (in alcuni casi addirittura triplicati), con riferimento sia ai costi fissi che al costo dell’acqua.
Detti aumenti costituiscono una pesante tegola per l’intero comparto agricolo, da anni alle prese con rincari stratosferici dei prezzi, calamità atmosferiche, crisi del mercato e diminuzione dei prezzi di vendita per alcuni prodotti.
Alla luce di questa situazione, la sottoscritta richiedeva “la sospensione del pagamento del contributo di bonifica”, da più parti ritenuto ingiusto economicamente ed illegittimo giuridicamente, in attesa di una rimeditazione complessiva della tematica.
Sul punto, nei diversi incontri in Regione, sia l’assessore all’Agricoltura che il commissario straordinario hanno dichiarato l’impossibilità di sospendere le richieste di pagamento, l’impegno da parte dell’assessore Pentassuglia a ridurre il prezzo dell’acqua ed al riordino dei consorzi tutti e l’impegno di Pentassuglia a valutare un intervento di sgravio per determinate annualità solo previo parere dell’assessore al Bilancio.
Spiace rilevare che, nonostante i ripetuti inviti, l’assessore al Bilancio non si è mai presentato e gli agricoltori del territorio sono ancora in attese di risposte chiare.
Oggi - ha proseguito Terrusi - ritorno a scrivere perchè proprio in questi giorni fioccano migliaia di richieste di pagamento del consorzio di bonifica attraverso la Creset (Agenzia di Riscossione incaricata dal Consorzio) indirizzate a moltissimi concittadini.
In merito, l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia ha dichiarato che la questione attinente all’eventuale sospensione o condono delle relative cartelle è di competenza del governo centrale.
In realtà, tale tesi non appare corretta poiché non tiene conto che la Corte Costituzionale ha affermato con sentenza l’esatto contrario, ovvero “la più ampia e riconosciuta competenza legislativa della Regione; tale competenza, infatti, può regolare non solo il comprensorio di bonifica e l’appartenenza dell’immobile all’area del vonsorzio, ma anche ai contribute consortili”.
Pertanto, oggi spetta solo alla Regione ed ai suoi rappresentanti darci delle risposte.
Il 30 gennaio prossimo, in Consiglio regionale si discuteranno alcune di queste tematiche ed in particolare si deciderà su una proposta di legge avente ad oggetto la sospensione del tribute 630.
Alla luce di quanto suesposto, oggi sono chiamata io e, soprattutto voi gentilissimi consiglieri regionali, a cercare di concentrare le forze per dare risposte concrete agli agricoltori che ormai le aspettano da anni.
Nella mia veste da consigliere comunale - ha concluso Terrusi - vi invito ad essere latori di queste istanze».
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