
«Nella giornata di ieri, mercoledì 29 marzo, dopo l'impegnativo confronto avviato da giovedì 23 scorso, si è raggiunta l'intesa presso il Ministero del Lavoro fra le organizzazioni sindacali e Acciaierie d'Italia sulla richiesta di prosecuzione della CIGS da parte dell'azienda».
Esordiscono così in una nota congiunta la Fiom-Cgil nazionale e il coordinamento RSU e strutture territoriali della Fiom-Cgil Acciaierie D’Italia.
«Lo strumento della CIGS - continua la nota -, richiesto da Acciaierie d'Italia per garantire la continuità e il rilancio dell'attività aziendale e, soprattutto, la salvaguardia dei livelli occupazionali, ha un carattere transitorio, definito nel tempo e non prevede esuberi.
Come FIOM-CGIL abbiamo lavorato da subito e fino all'ultimo momento per arrivare a un verbale condiviso unitariamente con lo scopo di raggiungere migliori condizioni per i lavoratori di Acciaierie d'Italia.
Il verbale sottoscritto oggi assicura migliori condizioni per i lavoratori a partire dalla piena
corresponsione della tredicesima; sancisce il principio della rotazione per distribuire in modo equo
il ricorso alla CIGS e ridurne il più possibile l'impatto; prevede la verifica da parte delle RSU della rotazione stessa e possibili internalizzazioni di funzioni e/o attività attraverso un monitoraggio mensile in ogni stabilimento del gruppo e quindicinale per lo stabilimento di Taranto, data la complessità industriale e occupazionale del sito.
È urgente quindi ora avviare presso il MIMIT un confronto sul piano industriale e sull'efficacia dell'accordo sottoscritto fra le parti il 6 settembre 2018, a partire dalla tutela occupazionale dei lavoratori di Ilva in A.S., così come sostenuto anche dalle dichiarazioni a verbale di tutte le Regioni presenti al tavolo (Puglia, Liguria, Piemonte, Lombardia).
L'impegno che il MIMIT stesso si assume nelle premesse del verbale è per noi immediatamente esigibile e per questo chiederemo a tutte le organizzazioni sindacali di formalizzare immediatamente una richiesta di incontro.
Come FIOM-CGIL riteniamo che dopo questo accordo sia necessaria una nuova fase nelle relazioni industriali a livello dei singoli siti e di gruppo e che consenta di costruire i presupposti per una piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, anche in ragione dell'oggettivo indebolimento salariale dei lavoratori di Acciaierie d'Italia.
Piano industriale, salario, sicurezza e condizioni di lavoro sono le priorità che la FIOM-CGIL porterà nelle assemblee alla discussione con tutti i lavoratori del gruppo per dare nuovo impulso e nuova forza alla vertenza che ci vede da anni protagonisti nella difesa e nella salvaguardia di un asset industriale strategico per il Paese e nella tutela dei diritti e delle condizioni dei lavoratori».
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