Da bambini Antonio e Loredana Gigante trascorrevano il Natale con la famiglia riunita, gustando carrube a volontà. Un prodotto genuino che cresce nelle campagne attorno a Mottola, protagonista delle tavole dei nostri nonni e il cui sapore intenso non hanno mai dimenticato. Oggi, alla guida della storica focacceria “Laneve” di via Ariosto 21 a Mottola, assieme ai figli Stefano e Manuel hanno deciso di rendergli omaggio con un panettone artigianale alle carrube, innovativo e sorprendente.
«Noi veniamo dalla terra, dalla campagna. Amiamo valorizzare le materie prime del nostro territorio», racconta Loredana. «Ricordo come fosse ieri quando, assieme a mio padre Martino, mangiavamo a fine pasto le carrube appena raccolte: erano il nostro dolce». Il cuore delle carrube ricorda, infatti, proprio il cioccolato, ma in realtà si tratta di un legume dal gusto delicato, dalla cui polpa è possibile ricavare una farina biologica.
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Ed è proprio da questa farina, spessa utilizzata come alternativa più salutare al cacao, che le abili mani di Loredana hanno creato un impasto completamente artigianale arricchito da cioccolato di carrube, albicocche sciroppate e da aromi di produzione propria fatti con agrumi biologici.
Il panettone può essere ulteriormente valorizzato con una crema spalmabile ottenuta anch’essa dalla farina di carrube, che, dopo le feste, i clienti potranno gustare anche singolarmente.
L’orgoglio per aver creato questo panettone unico e innovativo tracima dagli occhi e dalle parole di Loredana e della sua famiglia: «Offrire il dolce simbolo della tradizione natalizia in una variante alle carrube è, per noi, un modo di valorizzare una materia prima naturalmente dolce, nutriente e, non ultimo, sostenibile, perché richiede poca acqua».
Ma l’offerta di panettoni della famiglia Gigante, dal 2005 alla guida di una delle più storiche attività mottolesi, fondata da Minguccio Laneve nel 1962 e divenuta ormai tappa obbligatoria per tanti gourmet, non si limita alle carrube. Tra le varianti proposte ci sono: arancia e cioccolato, tre cioccolati, uvetta, pere con cioccolato e rum, albicocche e caramello e, per concludere, l’immancabile pistacchio.