Castellaneta si prepara ad accogliere la terza edizione del Presepe vivente itinerante: un evento che unisce tradizione, inclusione e fede. L’iniziativa, organizzata dal Lab-Oratorio Beato Carlo Acutis, con la collaborazione della chiesa dei Santi Francesco e Chiara e dell’associazione AFDHA, è ormai diventata un appuntamento fisso per la comunità locale e per i visitatori che desiderano vivere la magia del Natale in maniera autentica.
Non è una semplice rappresentazione statica, ma un’esperienza narrata: ogni scena, infatti, è accompagnata dalla narrazione dei Vangeli, trasportando i partecipanti in un viaggio emozionante e immersivo attraverso i momenti fondamentali della Natività. La voce narrante e le musiche selezionate rendono ogni tappa un momento di profonda riflessione e suggestione.
Tre serate di fede e riflessione spirituale: la manifestazione si sviluppa in tre appuntamenti serali, ognuno dedicato a un momento significativo della Natività, offrendo anche un percorso di riflessione spirituale. Le rappresentazioni si terranno alle 19:30 nella chiesa dei Santi Francesco e Chiara
Il primo è quello di domenica 22 dicembre e sarà incentrato sull'annuncio dell’Angelo a Maria. Una serata dedicata all’accoglienza del mistero della fede, con Maria che risponde al messaggio dell’Angelo con un “sì” pieno di fiducia e speranza.
Il secondo è quello di sabato 28 dicembre con l’arrivo dei pastori alla grotta. Un momento per riflettere sull’umiltà e sulla semplicità, rappresentate dai pastori che accorrono a rendere omaggio al Bambino Gesù, simbolo della luce che arriva a tutti.
L'ultimo, infine, si terrà sabato 4 gennaio con l’adorazione dei Magi. La serata culminerà con il cammino dei Re Magi, simbolo della ricerca spirituale e del dono sincero, invitando a portare a Gesù ciò che abbiamo di più prezioso.
Un aspetto fondamentale è l’importante ruolo svolto dall’AFDHA (Associazione Famiglie Diversamente Abili). La partecipazione attiva dei suoi ragazzi renderà il presepe vivente non solo un evento spirituale, ma anche un simbolo di inclusione sociale e condivisione. La loro presenza dimostra come la comunità possa accogliere e valorizzare ogni individuo, promuovendo i valori di solidarietà e pari opportunità. Grazie all’impegno degli organizzatori e dei volontari, questa manifestazione diventa un esempio concreto di come l’arte, la fede e la tradizione possano diventare strumenti di integrazione e crescita collettiva.
Ma non finisce qui: l’evento, sempre più apprezzato dal pubblico e dalle realtà locali, si appresta infatti a crescere ulteriormente. Viste le numerose richieste di collaborazione ricevute, gli organizzatori stanno già lavorando a nuove idee e sinergie per l’edizione del prossimo anno.
Si prevedono novità che renderanno il presepe vivente ancora più ampio e coinvolgente, con nuove rappresentazioni e attività collaterali che coinvolgeranno ulteriori gruppi e associazioni del territorio. L’entusiasmo e l’impegno delle associazioni coinvolte testimoniano l’importanza di questa iniziativa, che non è solo una rappresentazione scenica, ma anche un momento di riflessione comunitaria e di crescita collettiva.
Per ulteriori informazioni sul presepe vivente itinerante e sulle attività organizzate è possibile contattare il Lab-Oratorio Beato Carlo Acutis o seguire le pagine social dedicate.
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