C'è una svolta importante nel "giallo" del rione Tamburi: il medico legale Marcello Chironi ha classificato come omicidio la morte di Graziano Rotondo, 39 anni di Palagianello, ucciso a colpi di pistola alla testa in uno scantinato delle case parcheggio di via Machiavelli.
L'autopsia è stata effettuata nella tarda serata di mercoledì 16 dicembre, nell'obitorio dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dove il cadavere dell'uomo era stato condotto poche ore dopo il decesso.
Graziano Rotondo era già noto alle forze dell'ordine: nel novembre 2018, infatti, era finito nella rete della compagnia di Castellaneta con l'accusa di spaccio di droga, porto illegale di armi e furto aggravato.
Gli uomini della Squadra mobile, alla guida del dirigente Fulvio Manco, subito dopo il delitto avrebbero individuato e condotto in Questura alcune persone, identificate ed ascoltate. Anche loro, tutt'altro che estranei al mondo della droga, avrebbero precedenti penali.
Secondo le ipotesi degli inquirenti, Rotondo si sarebbe introdotto nello scantinato, in realtà un vero e proprio deposito di droga destinata a rifornire le piazze di spaccio di Taranto e della provincia, cercando di fare razzia.
Qualcosa sarebbe poi andato storto: sarebbe scoppiata una lite violenta, culminata con due colpi di pistola all'indirizzo del palagianellese, che di fatto ha avuto la peggio.
Sul posto sono subito intervenuti i Falchi della mobile, che hanno trovato un arsenale pronto a colpire (7 pistole complete di caricatore e un martello) e tanta droga.
Le porte dello scantinato, completamente sbarrate, sono state aperte solo con l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento del Porto di Taranto.
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