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Comunali 2022, Arrè suona la carica: lettera aperta ai castellanetani

Francesca Arrè Francesca Arrè

«I tempi sono maturi affinché le diverse generazioni di Castellaneta si uniscano per dare finalmente un nuovo volto alla città».

Ne è certa Francesca Arrè, che in vista delle prossime elezioni comunali di Castellaneta, ha ufficialmente invitato "i giovani con il loro dinamismo e coloro che giovani non sono più, ma che continuano a mantenere nei loro cuori la scintilla, l’entusiasmo e la voglia di rendersi utili con il loro preziosissimo bagaglio di esperienza, a scendere in campo in prima persona per il bene della città di Valentino".

«Non è più il momento di aspettare - ha spiegato Arrè, il candidato castellanetano più suffragato alle scorse elezioni regionali -. Non è più tempo che altri decidano per noi, non è più il tempo di attendere che qualcuno, al posto nostro, si preoccupi di risolvere i tanti problemi che non permettono alla nostra comunità di progredire e di proiettarsi verso un presente ed un futuro migliore.

Non possiamo più essere semplici spettatori, ma è necessario diventare protagonisti di una rinascita culturale, civile, politica, morale ed economica.

E allora - ha proseguito Arrè- al bando ridicoli e anacronistici ritorni al passato, al bando isterismi e lotte di potere. Dimostriamo, invece, che esiste una nuova classe di orgogliosi castellanetani che con serenità, con determinazione e perché no, anche con un pizzico di sana follia, vuole mettere a disposizione di tutti la propria competenza, la propria professionalità, la propria esperienza e la propria passione.

Iniziamo a discutere di programmi, di progetti,  di idee e, se proprio deve esserci un muro a dividerci questo deve sorgere tra persone responsabili e persone irresponsabili, tra chi ha a cuore Castellaneta e chi la usa per interessi personali, tra onesti e disonesti, tra chi è capace di amministrare e chi è incapace di farlo. Altri distinguo non possono esistere.

Uniamo le forze - ha aggiunto Arrè - e valorizziamo le tante e diverse intelligenze di cui il nostro paese è ricco.

Ognuno scelga il ruolo che preferisce con la consapevolezza che avere le mani pulite e tenerle in tasca non serve a nulla».

Un pubblico invito, quindi, a non restare affacciati alla finestra bensì a scendere in piazza e a partecipare in prima persona.

Un invito che segue la falsa riga di quello lanciato dalla stessa Arrè nel lontano 2012 (allora aveva 17 anni) alla vigilia delle Amministrative: «Cari ragazzi ribelliamoci!», esclamò in quell'occasione, con gli altri componenti dell'associazione "Sconvlgiamo Castellaneta".

All'epoca sentivo giusto ribellarsi con tutte le proprie forze contro chi voleva solo servirsi del nostro territorio - ha ricordato Arrè -, ma ora è doveroso spendere le proprie energie per costruire una valida alternativa a questo "sistema".

È sentimento comune essere stanchi di vedere la propria città derisa ogni giorno sui social e non solo, è sentimento comune essere stanchi della piattezza economica a cui si è ridotta una comunità da sempre vivace come la nostra.

Perché continuare così, allora?».

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