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Viabilità a Ginosa: Fratelli d'Italia si fa sentire

Ginosa Ginosa

Il tema che ha caratterizzato lo scontro politico a Ginosa nell’ultimo anno, più di qualunque altro, è stato certamente l’avvio del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), fortemente voluto dall’amministrazione comunale.

Lo scontro ha avuto come suoi fulcri l’attivazione della zona a traffico limitato nel centro storico e dei sensi unici nelle strade, principali e secondarie, della “zona Poggio”.

Ad un anno dall’attivazione, è possibile fare le prime considerazioni sugli effetti che la nuova viabilità ha avuto sulla qualità della vita dei ginosini. «Sicuramente il senso unico di viale Martiri d’Ungheria è stato il cambiamento più  impattante per la comunità di Ginosa» ha dichiarato il circolo cittadino di Fratelli d'Italia.

«Esso ha costretto migliaia di automobili, quotidianamente, a transitare in strade minori, non certamente idonee a gestire e smaltire quel traffico.

Risalire il rione Poggio passando dalla difficile sinusoide tra via Cacciatori, viale Martiri d’Ungheria e via Montesanto fa a pugni con la semplicità di risalire linearmente dallo stesso viale.

Persino via Matteotti, abituata ad un alto traffico veicolare, è andata regolarmente in tilt in determinate fasce orarie, non riuscendo a smaltire tutto il traffico che vi si è riversato» ha affermato il responsabile dipartimento Lavori Pubblici e Innovazione energetiche di Fratelli d’Italia di Ginosa, l'ingegnere Francesco Di Tinco.

«La questione della viabilità a Ginosa è molto vecchia -  ha aggiunto Di Tinco -. La città eredita dal suo passato un sistema stradale che andava bene fin quando l’auto non è diventato un bene di consumo e non è semplice coniugare l’esigenza di muoversi in auto con la perdita della qualità della vita di chi si muove a piedi o in bicicletta e la loro sicurezza.

L’approccio alla problematica deve essere multidisciplinare e non solo urbanistico come è stato fatto col PUMS.

Servono nuove ed efficienti infrastrutture viarie che riescano a gestire e smaltire il traffico, anche nei momenti di punta. Studiare un sistema di parcheggi pubblici diffusi su tutto il contesto urbano (via Roma, viale Aldo Moro, via Matteotti, piazza Nusco), aprire nuove strade di collegamento veloce verso la periferia, ad esempio verso la circonvallazione sud (via Giotto, via Toti, via Brodolini), e ammodernare strade come via Costa della Crognola e la circonvallazione Nord sarebbero opere in grado di migliorare la viabilità urbana.

L’Amministrazione ha voluto sperimentare questo nuovo sistema di viabilità ma, a distanza di un anno e visti gli effetti, l’auspicio è che, almeno sul senso unico di viale Martiri d’Ungheria, faccia un passo indietro ristabilendo il doppio senso di marcia facendo sì che residenti, utenti dell’istituto comprensivo Calò e cittadini automobilisti ritrovino la semplicità di muoversi senza slalom assurdi» ha concluso.

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