L’avvocato Maria Terrusi
«Tributo 630? Se davvero si vuole dare giustizia al settore agricolo, la strada è semplice e già tracciata: il provvedimento è pronto, basta convocare un consiglio regionale nei prossimi giorni e votarlo».
Sul tributo, l'avvocato Maria Terrusi, responsabile del dipartimento Agricoltura di Fratelli d'Italia per Taranto e provincia, rende nota ancora una volta la sua posizione: «Niente servizio, niente pagamento e lo dico da anni. Su queste basi giuridiche, come avvocato, ho ottenuto l’accoglimento di diversi ricorsi contro il famigerato balzello».
Per Terrusi, consigliera comunale di Castellaneta, il tributo sarebbe letteralmente «preteso dal consorzio di bonifica senza alcun servizio reale ai cittadini» e per questo assicura che continuerà a spendersi per gli agricoltori.
Ma c'è di più perché stavolta, senza girarci attorno, ha parlato di vera e propria "presa in giro": «Con stupore e indignazione ho letto sulla stampa le dichiarazioni dell’assessore regionale all'Agricoltura Donato Pentassuglia che, dopo aver passato anni a ripetere in aula che non era possibile nemmeno la semplice sospensione del tributo, ora parla di disponibilità al dialogo con gli agricoltori.
Ricordo bene le decine di volte in cui l’assessore ha gridato contro l’opposizione, rinviando i consigli regionali e prendendo in giro non solo i consiglieri, ma soprattutto centinaia di agricoltori che, con sacrificio e speranza, hanno presidiato per ore l’aula regionale in attesa di giustizia. E oggi? Improvvisamente una “apertura”? Gli agricoltori - ha aggiunto l'avvocato Terrusi nella sua nota stampa - non sono ingenui: hanno capito benissimo che si tratta solo di manovre pre-elettorali, un goffo tentativo di guadagnare tempo e consensi.
Tutto il resto è propaganda, fumo negli occhi e un insulto all’intelligenza e alla dignità di chi lavora ogni giorno la terra. Come sempre - ha concluso - io continuerò a battermi al fianco degli agricoltori: non mi fermerò davanti a questa ennesima presa in giro».
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