Rotary, un confronto sulle dipendenze per rafforzare la prevenzione
Nella serata di venerdì 14 novembre, nel corso di un incontro interclub organizzato dal Rotary Club Massafra insieme a otto Rotary del territorio, il medico farmacologo Donato Donnoli ha approfondito il tema delle dipendenze patologiche, analizzandone la diffusione, le criticità e le possibili aree di intervento.
L’iniziativa si è svolta per offrire strumenti di conoscenza e prevenzione rispetto a un fenomeno in crescita, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del Rotary nel supporto alla comunità.
Le foto
All’incontro hanno partecipato i Rotary Club Taranto Magna Grecia, Taranto, Martina Franca, Grottaglie, Ginosa Laterza, Castellaneta Riva dei Tessali e Manduria, confermando l’interesse diffuso sul tema della salute pubblica e della prevenzione.
Il relatore Donato Donnoli, past governatore e consigliere nazionale FeDerSerD, ha offerto una lettura articolata del fenomeno, soffermandosi sulle dipendenze legate a sostanze psicoattive, alcol e sulle nuove dipendenze comportamentali, tra cui gioco d’azzardo e comportamenti compulsivi emergenti.
Dichiarazioni e contenuti dell’intervento
Durante la relazione, Donnoli ha evidenziato alcuni punti chiave:
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le dipendenze coinvolgono tutte le fasce sociali, senza distinzione;
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lo stigma resta uno dei principali ostacoli alla cura;
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sono necessarie reti territoriali forti, capaci di unire sanità, istituzioni, comunità e volontariato;
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il Rotary può contribuire con informazione, prevenzione e sostegno ai percorsi di cura.
La serata si è aperta con i saluti della presidente del Rotary Club Massafra Deborah Tarantini, che ha sottolineato l’impegno del club per la promozione della salute e la diffusione di buone pratiche di prevenzione.
Chiusura
L’iniziativa ha confermato il ruolo del Rotary come attore attivo nel campo della sensibilizzazione e del benessere collettivo. L’impegno dei club coinvolti proseguirà con nuove attività dedicate alla prevenzione, con l’obiettivo di costruire una comunità più informata, responsabile e attenta ai bisogni delle persone fragili.
L’incontro si è concluso con un invito condiviso: conoscere è il primo passo per prevenire, e la collaborazione tra realtà del territorio può fare la differenza.
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