Stamattina 14 consiglieri comunali, tra maggioranza e opposizione, hanno formalizzato nell'ufficio Protocollo e nello studio notarile Mobilio le loro dimissioni volte allo scioglimento del consiglio comunale di Massafra.
Tra i firmatari i consiglieri delle liste di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lista Santoro, Udc, Movimento 5 Stelle ma anche Partito Democratico e Indipendenti.
A questo punto è solo questione di tempo: l'amministrazione Quarto è ai titoli di coda e Massafra tornerà alle urne nella prossima primavera.
Quarto, eletto per la prima volta sindaco di Massafra nel 2016, è stato riconfermato nel 2021. Lo scorso 27 settembre ha registrato i primi veri scricchiolii interni alla sua maggioranza: nel corso di un consiglio comunale, la massima assise massafrese ha infatti respinto il bilancio consolidato, atto cruciale per la gestione economica dell’ente.
La votazione, che ha visto 10 consiglieri favorevoli e 12 contrari, ha evidenziato divisioni interne specialmente tra le fila del Partito Democratico, provocando la "fuga" di alcuni consiglieri (Atena Spinelli e Giuseppe Miraglia) e lo spauracchio dello scioglimento anticipato.
La bocciatura del bilancio consolidato, che mostrava un utile di 1.666.100 euro, ha impedito al Comune di procedere con assunzioni già programmate, intensificando una crisi già in essere.
Le dimissioni del vicesindaco Domenico Lasigna e dell’assessore Michele Bramante, formalizzate il 30 settembre scorso, hanno successivamente palesato l’impossibilità di raggiungere un accordo tra le varie fazioni politiche.
In un contesto di forte incertezza, oggi sono giunte le dimissioni di 14 consiglieri comunali: si tratta di Giancarla Zaccaro e Saverio Ramunno (FdI), Alessandro Albanese (UdC), Raffaele Gentile e Vita Massaro (FI), Domenico Santoro, Teresa Errico e Antonio Miola della (Lista Santoro), Annarita Laghezza, Francesco Cacciapaglia e Francesco Pizzutilo (Partito Democratico), Gianni Quero e Giuseppe Esposito (Indipendenti) e Gaia Silvestri (Movimento 5 Stelle).
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