Il coordinamento provinciale per il parco Terra delle Gravine condivide con il sindaco di Martina Franca la ferma convinzione dell’importanza del parco per la tutela del territorio, caratterizzato da eccezionali valori paesaggistici, naturalistici, storici, antropologici e culturali.
«Abbiamo più volte lamentato le colpevoli inerzie e le plurime responsabilità che hanno fatto restare sulla carta il Parco, seppure formalmente costituito dal dicembre 2005» scrivono Marinella Marescotti, Preneste Anzolin e Paola Lodeserto.
«Condividiamo, inoltre, le preoccupazioni circa la quantificazione delle risorse necessarie ad un'efficace gestione del arco e la necessità che la Regione abbia il dovere di stanziare, con un'immediata variazione di bilancio, le risorse economiche di sua competenza necessarie alla vita del parco della Terra delle Gravine, il più grande parco regionale.
Come coordinamento per il Parco delle Gravine sosteniamo da tempo la necessità di un puntuale progetto tecnico-economico preliminare e di tutte le deliberazioni atte a far partire efficacemente la gestione del parco. E, tuttavia, dobbiamo evidenziare che tale necessità avrebbe dovuto essere sollevata per tempo, visto che la legge che affida la gestione ad un consorzio degli enti Locali interessati risale al 2017.
A pochi giorni dalla scadenza indicata dall'assessore Triggiani per la costituzione di tale consorzio, auspichiamo che le richieste dei pubblici amministratori sulla questione Parco non rappresentino l’ennesimo escamotage per rinviare ulteriormente gli adempimenti necessari per la realizzazione dell’ente di gestione del parco.
Auspichiamo inoltre che vengano sciolti in tempi rapidissimi i nodi sulle risorse, di competenza dell’assessora regionale all'ambiente Triggiani, dalla quale ci attendiamo interventi risolutivi.
Se il Parco delle Gravine, come giustamente afferma il sindaco di Martina Franca, è così importante, è indispensabile che possa da subito spiegare tutte le sue potenzialità, anche quale valido modello di sviluppo alternativo per la nostra provincia. Occasione persa, durante questi 20 anni dalla istituzione del parco, in cui si sarebbero potute esperire progettualità finanziate con risorse nazionali e fondi europei.
Ora - hanno concluso i tre - viene avanti un rinato interesse e positivo attivismo della Provincia di Taranto, organo di gestione del parco con tutti i poteri e i compiti del consorzio fino alla sua costituzione. Ne abbiamo dato volentieri atto, ma parimenti torniamo a sollecitare che la stessa Provincia, nelle more della costituzione del consorzio, si adoperi per adottare gli strumenti di gestione del parco, come previsto dalla normativa».
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