
La notizia circolava già da qualche giorno ma è diventata ufficiale con la pubblicazione della delibera a firma del Direttore Generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi, che ha conferito l’incarico di Direttore della struttura complessa di Chirurgia dell’ospedale di Castellaneta al dottor Angelo Santo Pepe.
Dopo 35 anni di servizio prestato nell’ospedale di Castellaneta, in particolar modo nel reparto di Chirurgia, il dottor Pepe raggiunge un traguardo importante per la sua carriera che, per l’ospedale, si trasforma in un nuovo punto a favore sulla scala del “primo livello”.
«Questo incarico per me è sinonimo di grande responsabilità soprattutto per le aspettative che, non solo i pazienti, ma anche l’intera Asl nutre nei confronti di questo ospedale – ha commentato il nuovo primario di Chirurgia – insieme ai nuovi direttori di Anestesia e Cardiologia possiamo realmente compiere un passo in avanti sul piano qualitativo, in considerazione del fatto che abbiamo aperto la “TIPO” che consente di affrontare interventi importanti come quelli di chirurgia oncologica laparoscopica o interventi su pazienti a rischio elevato».
Il curriculum del dottor Pepe è ricco di cifre e traguardi raggiunti: laurea in medicina e chirurgia, due specializzazioni in chirurgia generale e chirurgia oncologica; un diploma di perfezionamento universitario in Chirurgia Laparoscopia e un diploma alla scuola europea di chirurgia endoscopia solo per cirtarne alcuni. E poi 80 pubblicazioni scientifiche all’attivo, 5mila interventi chirurgici in qualità di I operatore, 3168 interventi in chirurgia ambulatoriale e piu di 16mila procedure diagnostiche di Endoscopia Digestiva.
«Nelle mie intenzioni c’è sicuramente l’incremento dell’attività chirurgica oncologica, in particolar modo interventi di laparoscopia, seguito da un incremento delle attività di endoscopia digestiva, con particolare riferimento al posizionamento di palloncini per l’obesità, procedura che già stiamo attuando. Inoltre, è necessario intensificare i rapporti con i medici di base perché, se vogliamo ridurre la mobilità passiva, è necessario che anche loro siano in stretta interazione con i nostri reparti. In conclusione, posso solo dire che l’ospedale di Castellaneta sta crescendo e sarà sempre più in grado di offrire servizi qualitativamente migliori all’utenza».
Annabella Fuggiano
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